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Pastore trasforma i fischi in applausi e la Roma conosce l’abbondanza

Pastore trasforma i fischi in applausi e la Roma conosce l’abbondanza TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 20 settembre 2019, 09:15Serie A
di Dario Marchetti

Buona la prima della Roma in Europa League: 4-0 all’Istanbul Basaksehir e tante notizie positive per Fonseca. Dal primo clean sheet stagionale, a un’identità di gioco che resta invariata nonostante il turn over e fino ad arrivare alle prestazioni di alcuni singoli, vedi Pastore. L’argentino domenica scorsa era entrato nei minuti finali contro il Sassuolo tra i fischi dell’Olimpico. Ieri, dopo un’ora di gioco, è uscito tra gli applausi. Petrachi d’altronde nel pre-partita lo aveva detto: “Non ha alibi e basta poco per riconquistare il pubblico”. Detto fatto. La prestazione non è da incorniciare, ma è un deciso passo in avanti rispetto al passato. Qualche errore in fase d’impostazione c’è stato, ma nella ripresa in particolare ha dettato i tempi delle ripartenze e mandato due volte in porta Dzeko.
ABBONDANZA - Insomma, se Fonseca recupera anche Pastore, la Roma può finalmente imparare a conoscere l’abbondanza. A mettere in difficoltà il portoghese, però, non c’è solo il 27 giallorosso.

Dall’esordio in Europa sono altri tre i nomi che fanno sorridere il tecnico. Zaniolo da esterno d’attacco è il migliore in campo con una prestazione che lo vede protagonista con una rete, un assist e a una serie di strappi che lasciano ben sperare anche nel ruolo di ala. Poi c’è Kluivert. Non gioca bene come con il Sassuolo, ma la prestazione è comunque convincente e coronata con la rete del 4-0 dando continuità al gol trovato domenica. Infine c’è Spinazzola. Favorisce l’1-0 con l’autorete di Caicara e, nonostante venga schierato a destra, si candida a una maglia da titolare anche per il futuro. Dunque abbondanza e duttilità per la Roma di Fonseca, in attesa che tornino anche i lungodegenti Perotti, Under, Smalling e Zappocosta. Tutte frecce nella faretra dell’ex Shakhtar che continuerà a lavorare anche su Kalinic e Diawara, ad oggi i calciatori più indietro fisicamente e tatticamente. La rotta, però, sembra tracciata, ora sta alla squadra non smarrire la stella polare.

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