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Dg Cittadella: "Subentrata un po' di paura. I due pari sono un brodino, ma oggi va bene"

Dg Cittadella: "Subentrata un po' di paura. I due pari sono un brodino, ma oggi va bene"TUTTO mercato WEB
martedì 19 marzo 2024, 00:19Serie B
di Claudia Marrone

Lunga intervista quella che il Direttore Generale del Cittadella Stefano Marchetti ha rilasciato ai microfoni di pianetaserieb.it, per analizzare quello che è il momento particolare della formazione veneta: "Purtroppo anche quando giochi bene e non fai risultato per via di qualche episodio sfortunato come un palo, un gol sbagliato, o viceversa un calcio piazzato, la negatività arriva. Soprattutto in una squadra come la nostra devi essere perfetto a livello di prestazione. Difficilmente ci capita di vincere con una giocata individuale, i nostri successi li abbiamo costruiti in maniera corale. Quando vieni da tutti questi risultati negativi, cominci a giocare con un po’ di paura. Ne veniamo fuori lavorando sulla testa. I due pareggi sono un brodino, ma oggi va bene. Mantenere la categoria in momenti di difficoltà è un grandissimo risultato per il Cittadella. A salvezza raggiunta, tutta questa paura magari scompare e inizi a giocare con la testa libera, e in quel caso possiamo diventare pericolosi. Adesso dobbiamo saper gestire il momento, portando a casa punti".

Il discorso si sposta poi a un'altra componente del calcio, l'arbitraggio: "Ci deve essere un rapporto di trasparenza, dove gli errori arbitrali fanno parte del gioco. Quello che non mi piace è la disparità di gestione in alcune partite, a esempio ammonisci da una parte e non dall’altra. Il nostro marchio di fabbrica è essere aggressivi e in tal caso qualche fallo in più lo fai, cercando di pressare in avanti e rubar palla, ma spesso passa il messaggio che il Cittadella sia una squadra fallosa, così al primo fallo l’arbitro ammonisce. Sono cose che mi fanno rimaner male e a volte ci hanno penalizzato. Il dialogo con l’arbitro è molto difficile e a volte quando chiedi spiegazioni vieni frainteso".

Sul "ciclo Gorini": "Ricordo che con Maran – avevo appena iniziato – perdemmo 5/6 partite di fila e lui col suo modo di fare molto equilibrato entrò nello spogliatoio e disse tre parole molto semplici: “Noi qui abbiamo dei valori e se dobbiamo retrocedere lo faremo con il nostro allenatore”. Non ha detto se vinciamo, quindi ha messo i giocatori nella posizione di capire che questo era l’allenatore, che non sarebbe andato via e che la proprietà aveva piena fiducia in lui. Quel valore lì fu ripagato ed è entrato nel nostro modo di ragionare. Quando fai delle scelte a monte, punti sulla persona. Con Gorini ho un rapporto lungo, lo conosco benissimo, so che valore ha e quanto può dare alla causa con uno staff di ex compagni che hanno giocato qui. Credo che il senso di appartenenza alla lunga ci aiuterà. Nei momenti difficili dobbiamo stare uniti. Io credo che un allenatore vada esonerato quando non ha più in mano la squadra e non è più ascoltato dai giocatori. Questo non è mai successo qui: i vari Foscarini, Venturato, lo stesso Gorini hanno la fiducia perché ci abbiam sempre creduto. Questo modus operandi ci ha sempre ripagato e spero succeda anche quest’anno".

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