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Cairo sull'agenzia governativa: "Il calcio è entrato in difficoltà e non abbiamo avuto aiuti"
Urbano Cairo, presidente del Torino, era presente oggi all'apertura della Mlano Civil Week del Corriere della Sera e si è soffermato su alcuni dei temi più caldi dell'attualità del calcio italiano come ad esempio la proposta del Governo di istituire una nuova agenzia di controllo economico-finanziario che sia di derivazione diretta dalla politica e che sostituisca dunque la attuale COVISOC.
Di seguito le parole del numero uno del club granata riportate da Gazzetta.it: "Non conosco bene la proposta. Io credo che lo sport debba trovare al suo interno delle regole per autodeterminarsi. Poi il tema è anche che lo sport, e il calcio in particolare, che è un po' il motore di tutto lo sport, non ha avuto molti aiuti".
Prosegue e conclude Cairo: "È giusto che controlli nel momento in cui dai degli aiuti. Questo potrebbe dare una qualche voce in capitolo maggiore. Nulla viene fatto, il calcio è entrato in difficoltà e la pandemia ha generato delle perdite molto significative per tutte le società. Ma non abbiamo avuto nessun aiuto, si parla da tempo di un contributo dalle scommesse che sono sviluppate sulle partite di calcio, ma per il momento non c'è nulla. Ci potrebbe essere, come accade per il cinema, una tax credit per esempio legata ai settori giovanili, ma anche lì non c'è nulla. Dico, va bene tutto ma calcio e sport devono autodeterminarsi".
Di seguito le parole del numero uno del club granata riportate da Gazzetta.it: "Non conosco bene la proposta. Io credo che lo sport debba trovare al suo interno delle regole per autodeterminarsi. Poi il tema è anche che lo sport, e il calcio in particolare, che è un po' il motore di tutto lo sport, non ha avuto molti aiuti".
Prosegue e conclude Cairo: "È giusto che controlli nel momento in cui dai degli aiuti. Questo potrebbe dare una qualche voce in capitolo maggiore. Nulla viene fatto, il calcio è entrato in difficoltà e la pandemia ha generato delle perdite molto significative per tutte le società. Ma non abbiamo avuto nessun aiuto, si parla da tempo di un contributo dalle scommesse che sono sviluppate sulle partite di calcio, ma per il momento non c'è nulla. Ci potrebbe essere, come accade per il cinema, una tax credit per esempio legata ai settori giovanili, ma anche lì non c'è nulla. Dico, va bene tutto ma calcio e sport devono autodeterminarsi".
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