Una passione deturpata e poco tutelata: Turris, vinci anche per loro...

Un provvedimento vociferato già ad inizio settimana, ma ufficializzato soltanto a poco più di 24 ore dalla partita con poche linee, senza una spiegazione esauriente. Un divieto di trasferta che ha colpito gran parte della tifoseria corallina, lasciando praticamente le briciole per i cosiddetti “fuori Torre”, costretti tra l’altro a fare il biglietto in pochissime ore a causa di una prevendita lampo lanciata dal club ospitante, incedente nei tempi e nei modi, nonché offensiva verso coloro che dovrebbero essere i clienti principali di questa forma d'intrattenimento chiamata calcio. Verrebbe da chiedersi a cosa servono strumenti come la fidelity card se a farla da padrona è sempre la repressione.

Lecito, inoltre, chiedersi se si poteva e si doveva fare qualcosa in più, da parte di società ed istituzioni torresi, per evitare che la Turris, oggi, non si ritrovasse a giocare praticamente da sola la vita in quel di Brindisi, considerando l’importanza vitale dell’evento ed il seguito imponente che avrebbe avuto la squadra senza queste restrizioni. Ma ora i giocatori biancorossi hanno una motivazione in più per uscire vincenti dal Fanuzzi con la salvezza in tasca: vale a dire vendicare una passione deturpata e poco tutelata.