"Selezione" e Totò: due motivi per chiudere bene la stagione

Non c'è niente da fare: questa Udinese è appassionata di montagne russe. Sali e scendi che si susseguono da inizio stagione, come confermano i due ko in cinque giorni con Parma e Palermo. I bianconeri anche ieri non hanno brillato come avevano fatto nelle precedenti gare e, nonostante il gioco latiti, avevano ottenuto buoni risultati. Bisogna comunque ricordare che questo è il primo anno con Stramaccioni in panchina e non sempre possono arrivare subito grandi risultati, come era accaduto nella gestione Guidolin. La squadra ha molto da migliorare, l'allenatore è giovane e, nonostante l'esperienza sulla panchina dell'Inter, come ha dichiarato più volte in tutta sincerità, può e deve ancora imparare. Mancano otto giornate alla conclusione del campionato, otto giornate in cui poter fare 6 punti per arrivare a quota 40 non è impresa impossibile e farlo già dalla prossima, in casa di un Chievo che ha superato i friulani in classifica potrebbe essere importante.

Arrivare il più in fretta possibile alla quota salvezza infatti significherebbe poter provare nuove soluzioni, come fatto già nel corso della stagione e provare in più ruoli giocatori che finora hanno reso sotto le aspettative. Infatti, il nuovo stadio sta nascendo giorno dopo giorno e, come dichiarato dal patron Pozzo, la società vorrebbe crescere nei prossimi anni, abbandonando la mentalità provinciale per potersi affermare costantemente nelle zone alte di classifica. Per far ciò c'è però bisogno di un gruppo solido da cui partire e questo finale di stagione deve servire per una "selezione" dei ragazzi su cui puntare per gli anni successivi. Un gruppo che vedrà ancora per un po' Pinzi, Domizzi e Danilo e, probabilmente, anche Totò Di Natale, che proverà in queste ultime otto giornate a raggiungere e superare Roberto Baggio nella classifica all-time dei marcatori di Serie A. Questo è dunque un nuovo obiettivo per chiudere bene la stagione: regalare una grande soddisfazione al capitano, che entrerebbe sempre più nella storia del calcio italiano. E non è da escludere che possa poi decidere di continuare in maglia bianconera, perché questa Udinese ha bisogno di una base solida per ripartire dopo l'anno di transizione definito da Pozzo e Totò e i suoi gol sarebbero necessari come è successo in questi dieci anni di Friuli.