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Genoa, Zangrillo: "Gilardino un uomo di altri tempi, dialogo fluido con il suo procuratore"
Il presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, è intervenuto a Radio Sportiva per parlare del futuro di Gilardino e non solo: "È in atto un discorso fluido e molto propositivo tra Alberto, il suo procuratore e il ds Ottolini, tutto alla luce del sole. C'è chi vuole arrivare prima allo scoop mettendo in difficoltà una parta o l'altra, ma io ribadisco che mi fido di Gilardino e vorrei continuare con lui, dopodiché però non sono il presidente padrone e lascio liberi i tecnici di agire- Un uomo di altri tempi nel calcio, tra noi c'è un rapporto di grande stima, credo molto in lui e l'ho sempre appoggiato e tutelato. Avevamo parlato durante la settimana, ci eravamo confidati che quella con il Cagliari era una partita importante per consolidare e dare un senso al lavoro svolto durante la stagione".
Sul mercato: "Tutte le squadre, anche quelle di primo livello, hanno la necessità di operare delle plusvalenze. I diritti televisivi sono distribuiti in modo da non garantire una virtuosità economica da parte delle medio-piccole, quindi occorre uno scouting di qualità e operare nel settore giovanile, per raggiungere risultati sempre maggiori senza mai fare il passo più lungo della gamba", ha detto Zangrillo.
Sul gioiello Gudmundsson: "È un ragazzo giovane, serio e, è inutile negarlo, vuole coltivare delle ambizioni che noi in questo momento non siamo in grado di garantire. Ha un mercato nazionale e internazionale - ha ammesso Zangrillo - è corretto che entrambe le parti facciano delle valutazioni, quello che importa è il risultato finale. L'Inter? Non mi occupo di queste cose, lasciamo che il calciatore sogni e lasciamo a noi aperta la possibilità di operare correttamente sul mercato. Abbiamo imparato a voler bene ai nostri ragazzi - ha detto - si possono fare delle buone operazioni e pensare che tra qualche anno Albert possa dire 'se non era per il Genoa non ero qua'".
Su Retegui: "Il solo fatto che sia un oriundo argentino che si è imposto all'attenzione dei tecnici della Nazionale la dovrebbe dire lunga sulle sue qualità. Viene da due stagioni difficili - ha concluso - ma è un centravanti completo ed è bello che la Nazionale possa contare su giovani come lui e Scamacca. Faccio il tifo per Mateo in azzurro e so che non mi deluderà".
Sul mercato: "Tutte le squadre, anche quelle di primo livello, hanno la necessità di operare delle plusvalenze. I diritti televisivi sono distribuiti in modo da non garantire una virtuosità economica da parte delle medio-piccole, quindi occorre uno scouting di qualità e operare nel settore giovanile, per raggiungere risultati sempre maggiori senza mai fare il passo più lungo della gamba", ha detto Zangrillo.
Sul gioiello Gudmundsson: "È un ragazzo giovane, serio e, è inutile negarlo, vuole coltivare delle ambizioni che noi in questo momento non siamo in grado di garantire. Ha un mercato nazionale e internazionale - ha ammesso Zangrillo - è corretto che entrambe le parti facciano delle valutazioni, quello che importa è il risultato finale. L'Inter? Non mi occupo di queste cose, lasciamo che il calciatore sogni e lasciamo a noi aperta la possibilità di operare correttamente sul mercato. Abbiamo imparato a voler bene ai nostri ragazzi - ha detto - si possono fare delle buone operazioni e pensare che tra qualche anno Albert possa dire 'se non era per il Genoa non ero qua'".
Su Retegui: "Il solo fatto che sia un oriundo argentino che si è imposto all'attenzione dei tecnici della Nazionale la dovrebbe dire lunga sulle sue qualità. Viene da due stagioni difficili - ha concluso - ma è un centravanti completo ed è bello che la Nazionale possa contare su giovani come lui e Scamacca. Faccio il tifo per Mateo in azzurro e so che non mi deluderà".
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