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tmw / inter / L'avversario
Ventura in conferenza: "Cerci, dopo il Mondiale voleva l'Europa. D'Ambrosio? Questo l'anno più importante"
lunedì 1 settembre 2014, 00:12L'avversario
di Francesco Fontana
per Fcinternews.it
fonte Torino - Dall'inviato allo stadio Olimpico

Ventura in conferenza: "Cerci, dopo il Mondiale voleva l'Europa. D'Ambrosio? Questo l'anno più importante"

Il Torino strappa un punto nella prima casalinga della stagione contro l'Inter di Walter Mazzarri. Come il collega toscano il tecnico dei granata Giampiero Ventura commenta la gara rispondendo alle domande dei giornalisti presenti nella sala conferenze dello stadio Olimpico, tra i quali l'inviato di FcInterNews.

FCIN - Nelle prossime ore, a meno di ribaltoni last minute, Alessio Cerci dovrebbe diventare un nuovo giocatore dell'Atletico Madrid. Secondo lei, per il suo futuro, sarebbe stato meglio proseguire in Italia o l'esperienza estera sarà ancor più costruttiva per la sua carriera?
"Credo che l'abbiamo preso due anni fa da Firenze da una situazione non facile e lo abbiamo aiutato a crescere e maturare. Ha fatto il Mondiale e dopo questo non c'è nulla. Quindi lui ha scelto di misurarsi in Europa, comprensibile scelta come quella di Immobile. Non si può andare contro questa decisione".

FCIN - D'Ambrosio sta iniziando la sua prima vera stagione a Milano. Come giudica i suoi primi mesi in nerazzurro e, secondo lei, cosa potrà dare di importante a questa Inter?
"Gli auguro di fare una grande stagione, è nel gruppo di una big e ha la qualità di poter dare il proprio contributo che, sulla carta, potrebbe essere importante. L'Inter è la sua grande occasione, sarà l'anno più importante della sua carriera dopo l'ultimo al Torino".

Può far luce circa il rigorista? Domani farà di tutto per tenere Gazzi?
"Anche Baggio ha sbagliato il rigore al Mondiale, è normale sbagliarli. Può capitare e ho dedotto che ci fosse rotazione tra i papabili. Non c'è un prescelto perché tutti sono portati a battere il rigore. Quando uno è convinto è giusto che lo tiri, poi se sbaglia... pazienza. Ci confronteremo anche su questo. Oggi abbiamo affrontato una grande e abbiamo concesso loro pochissimo: questa è una grande interpretazione da parte nostra, abbiamo chiuso tutto e siamo ripartiti avendo anche l'occasione di colpire. Ricordo tante occasioni contro nessuna occasione da parte dell'Inter. Dopo tante chiacchiere siamo reduci da un accesso in Europa e da un buon risultato contro un'Inter costruita su misura. Questo è un altro passo per la nostra crescita. Faremo bene con un po' di fortuna in più. Su Gazzi, beh... oggi è stato il migliore. Lui è il miglior professionista, se rimane io sono il più felice del mondo. Vediamo, non saprei. In questi due mesi abbiamo venduto 25-30 volte Cerci, ma se Gazzi rimane sono contento. Lui è questo, indipendentemente dal match di questa sera".

Le manca un attaccante come Immobile, considerando che partirà anche Cerci?
"Ricordo quando abbiamo preso Ciro e Alessio. Chi ha vissuto le annate conosce benissimo quello che abbiamo fatto e, ora, speriamo che quelli che ci sono possano fare bene. Abbiamo fatto investimenti importanti con giovani di prospettiva. Dovranno avere la stessa voglia di imparare e crescere. Immobile ha qualità, ma deve essere in condizione per fare bene. Solo così un giocatore può fare cose importanti. Questo è il mio lavoro, devo produrre. Dopo Immobile e Cerci lavoreremo su gente come Benassi. Chiedimi se sono stanco? (ride, ndr). Sì, sono stanco".

Padelli in Nazionale, sulla scia degli Immobile, Darmian e Cerci.
"Non saprei, dipenderà da lui. Come è dipeso dagli altri. Ha dimostrato di voler arrivare e adesso non deve 'guardarsi allo specchio', ma deve continuare così. Il lavoro paga, non le parole. Gillet? Sono contento che sia qui con noi e che abbia voglia di dimostrare. Lo aspettiamo".

Sulla rosa - "Sto cercando di coinvolgere tutti, anche Benassi ha fatto bene. Giocano quelli che meritano di essere impiegati e che fanno vedere di poter essere importanti per noi. Siamo un gruppo di 22 giocatori, è evidente che alcuni giocheranno e altri no".