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Caldara, il più pagato di sempre: 52 milioni fra Juventus e Milan per due presenze
Mattia Caldara è il giocatore più pagato di sempre per quanto riguarda le presenze in campo. Cinquanta i milioni di euro pagati tra la Juventus - che lo aveva prelevato nel 2017 per 15 milioni - e il Milan, con i rossoneri che lo avevano valutato 36,9. Nella serata più frizzante del calcio milanese degli ultimi anni, quella che portava in dote sia Gonzalo Higuain che il difensore centrale, preso dalla Juventus e scambiato per Leonardo Bonucci. Sembrano ricordi di cento stagioni fa, invece era appunto l'agosto del 2018.
E poi? Caldara non ha mai esordito in campionato né con la Juventus, né con il Milan. Ha giocato solamente due partite con il club rossonero. L'esborso è quindi pazzesco: 26 milioni a partita. Per il resto solo prestiti, passando da un anno e mezzo con l'Atalanta - dove però non era più il giocatore visto anni prima - poi Venezia e Spezia, prima di ritornare al Milan e finire, di fatto, fuori squadra. Zero presenze e mai preso in considerazione per questa stagione.
Il suo stipendio, del resto, è di 2,2 milioni a stagione per sei anni. Di fatto circa 13,6 milioni per sempre le due partite di cui sopra: solo al Milan è costato 50 milioni, fra ammortamento e, appunto, emolumenti. A fine giugno il suo contratto scadrà. E qualcuno a Milanello potrà pensare "finalmente".
E poi? Caldara non ha mai esordito in campionato né con la Juventus, né con il Milan. Ha giocato solamente due partite con il club rossonero. L'esborso è quindi pazzesco: 26 milioni a partita. Per il resto solo prestiti, passando da un anno e mezzo con l'Atalanta - dove però non era più il giocatore visto anni prima - poi Venezia e Spezia, prima di ritornare al Milan e finire, di fatto, fuori squadra. Zero presenze e mai preso in considerazione per questa stagione.
Il suo stipendio, del resto, è di 2,2 milioni a stagione per sei anni. Di fatto circa 13,6 milioni per sempre le due partite di cui sopra: solo al Milan è costato 50 milioni, fra ammortamento e, appunto, emolumenti. A fine giugno il suo contratto scadrà. E qualcuno a Milanello potrà pensare "finalmente".
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