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ESCLUSIVA PARMALIVE - Di Chiara: "Il Parma non deve mollare per non falsare il campionato"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 27 gennaio 2015, 21:24Esclusive ParmaLive
di Vito Aulenti
per Parmalive.com

ESCLUSIVA PARMALIVE - Di Chiara: "Il Parma non deve mollare per non falsare il campionato"

@ESCLUSIVA PARMALIVE - RIPRODUZIONE RISERVATA

Intervistato come di consueto ai nostri microfoni per analizzare la situazione del Parma dopo l'ultima giornata di campionato, l'ex laterale gialloblù Alberto Di Chiara ha parlato della gara col Cesena, ma non solo: "Si sono ripetute le cose viste nelle ultime settimane. L'importante sarebbe avere garanzie per il futuro. Al momento non si vedono spiragli rosei: sul campo emerge questo. C’è una situazione generale non positiva, le cose girano storte in tutti i sensi. Ci sta un pizzico di sfortuna, qualche errore arbitrale, però la situazione è abbastanza paradossale. Siamo arrivati alla sedicesima sconfitta in venti gare, credo sia quasi un record”.

Che cosa si dovrebbe fare, arrivati a questo punto?
“Bisognerà cercare di pensare al futuro, alla stagione che verrà. Anche in questo caso, uno deve avere delle basi solide. Bisogna però cercare di lottare fino alla fine: professionalmente parlando, il Parma non deve mollare per non falsare il campionato. Non bisogna lasciarsi andare, né tirare i remi in barca. Al di là di questo, bisogna pensare già al fatto che se l’anno prossimo si dovesse scendere di categoria, ci sarebbero meno entrate, meno introiti, si dovrebbe costruire la squadra in maniera diversa. L’importante è che ci sia una società che possa garantire tutto questo. Non mi azzardo a dare giudizi, perché non conosco bene la situazione. Leggo varie ipotesi, spero che non siano cose vere, perché potrebbero condizionare gli investimenti futuri da parte di chi è riuscito ad accollarsi dei debiti non indifferenti”.

Quanto è difficile per Donadoni gestire questa situazione?
“Tanto, ma lui è un allenatore esperto, un ex giocatore di grande livello. Ha sempre gestito molto bene le situazioni qui a Parma, anche quelle molto particolari. Quest’anno però è tutto complicato: gestire uno spogliatoio con giocatori scontenti non è semplice, ma lui deve cercare di farlo, più a livello mentale che tecnico”.

Avrebbe ancora senso cambiare l’allenatore?
“Io sento sempre dire che se dovesse andar via Donadoni, si adotterebbe una scelta interna (la promozione in Prima Squadra di Crespo, ndr). Ma a questo punto servirebbe più uno psicologo che un allenatore. Insomma, qualcuno che dia la carica e ridia fiducia e credibilità ad un ambiente risucchiato da una specie di voragine. Servirebbe una figura che rassicuri tutti: pare, e sottolineo pare, che al momento non ci sia. E’ difficile dare dei giudizi, è come sparare alla croce rossa”.

Come si è arrivati a questo punto?
“La situazione brutta è stata quella di aver creato una cosa del genere: aver accumulato 60 milioni di debito - o almeno, questo è quello che leggo - in un ambiente come Parma, dove non ci sono pressioni particolari, lascia un po’ perplessi. Il tifoso del Parma è uno che capisce che non si può tornare agli albori di un tempo. Con un’intelligente organizzazione, tipo quella dell’Udinese, si può rimanere su livelli più che buoni, cercando anche di puntare ogni tanto all’Europa. Come del resto ha fatto il Parma negli ultimi anni, facendo però i conti in maniera sbagliata. Questo è stato l’errore principale. A volte si fanno paragoni con la Parmalat, ma la Parmalat non fallì per gli acquisti dei calciatori, ma per altre motivazioni. Il confronto non ci può stare in questo senso. Venendo da un’esperienza così, si sarebbe dovuto fare maggiore attenzione”.

Provando a spostare almeno per un attimo l’attenzione sul campo, come giudica il debutto in maglia crociata di Rodriguez e Varela?
“I due nuovi acquisti sono le note positive dell’ultima giornata. Non sono andati poi così male, considerando anche la situazione non semplice. Bisogna ripartire da loro e far sì che i giocatori ritrovino l’entusiasmo. In questo momento, il Parma ha poco da perdere. Bisogna giocarsi da qui alla fine tutte le partite con entusiasmo: lo si può fare solamente ottenendo i risultati. Al di là dell'aspetto economico, che è sicuramente importante, quando il giocatore trova risultati ed entusiasmo in campo, non ci sono soldi che tengano. I conti si faranno alla fine”.

@ESCLUSIVA PARMALIVE - RIPRODUZIONE RISERVATA