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19 marzo 1996, Roma out ai quarti di Coppa UEFA: 3-1 allo Slavia Praga e impresa solo sfiorata
Ventotto anni fa una Roma commovente venne eliminata nei quarti di finale di Coppa UEFA dallo Slavia Praga, pur vincendo 3-1 il ritorno. Dopo la sconfitta in Repubblica Ceca per 2-0, all'Olimpico i giallorossi cercano il miracolo e puntano sulla spinta dei 63.859 spettatori. Nonostante un pressing costante da parte dei padroni di casa, il punteggio all'intervallo rimane in parità e lo stadio comincia a crederci di meno. Ad infuocare l'ambiente ci pensa Francesco Moriero con un destro dalla distanza al 60' dopo una corta respinta della difesa. Adesso le cose cambiano, con una rete il match si prolungherebbe ai supplementari.
All'82', quando tutto sembrava perso, un calcio di punizione perfettamente battuto con il sinistro da destra da parte di Carboni trova il colpo di testa del Principe Giuseppe Giannini, che si toglie la maglia e si gode l'abbraccio della sua gente in festa. Ogni indizio ora porta verso la qualificazione della Roma. L'arbitro fischia la fine e nei 30 minuti successivi è un dominio da parte della squadra di Carlo Mazzone. E alla fine il 3-0 arriva: invenzione di Totti a centrocampo, avversario saltato e filtrante perfetto per il solito Moriero, che batte Stejskal e fa 3-0. Sventolano migliaia e migliaia sciarpe giallorosse all'Olimpico, ma al 112', dopo un rinvio del portiere e un colpo di testa di Staijner, il pallone arriva a Vavra, che dal limite con il destro non lascia scampo a Cervone. L'epilogo diventa drammatico, la Roma sfiora il passaggio del turno, ma viene eliminata dallo Slavia Praga. Di seguito la formazione di quella partita:
Roma (4-4-2): Cervone; Aldair, Lanna, Carboni, Annoni; Moriero, Di Biagio (dal 20' s.t. Statuto), Giannini, Fonseca (dal 1' s.t. Cappioli); Totti, Balbo. Allenatore: Mazzone.
Slavia Praga (5-4-1): Stejskal, Suchoparek, Kozel, Hysky, Novotny, Penicka; Bejbl, Kristofik (23's.t. Vavra), Smicer (dal 41' s.t. Vagner), Lerch (dal 1's.t.s. Stajner); Poborsky. Allenatore: Cipro.
All'82', quando tutto sembrava perso, un calcio di punizione perfettamente battuto con il sinistro da destra da parte di Carboni trova il colpo di testa del Principe Giuseppe Giannini, che si toglie la maglia e si gode l'abbraccio della sua gente in festa. Ogni indizio ora porta verso la qualificazione della Roma. L'arbitro fischia la fine e nei 30 minuti successivi è un dominio da parte della squadra di Carlo Mazzone. E alla fine il 3-0 arriva: invenzione di Totti a centrocampo, avversario saltato e filtrante perfetto per il solito Moriero, che batte Stejskal e fa 3-0. Sventolano migliaia e migliaia sciarpe giallorosse all'Olimpico, ma al 112', dopo un rinvio del portiere e un colpo di testa di Staijner, il pallone arriva a Vavra, che dal limite con il destro non lascia scampo a Cervone. L'epilogo diventa drammatico, la Roma sfiora il passaggio del turno, ma viene eliminata dallo Slavia Praga. Di seguito la formazione di quella partita:
Roma (4-4-2): Cervone; Aldair, Lanna, Carboni, Annoni; Moriero, Di Biagio (dal 20' s.t. Statuto), Giannini, Fonseca (dal 1' s.t. Cappioli); Totti, Balbo. Allenatore: Mazzone.
Slavia Praga (5-4-1): Stejskal, Suchoparek, Kozel, Hysky, Novotny, Penicka; Bejbl, Kristofik (23's.t. Vavra), Smicer (dal 41' s.t. Vagner), Lerch (dal 1's.t.s. Stajner); Poborsky. Allenatore: Cipro.
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