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Inter, da Karamoh a Lautaro. Talento e istinto salvano Spalletti

Inter, da Karamoh a Lautaro. Talento e istinto salvano SpallettiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 11 febbraio 2019, 08:30Serie A
di Alessandro Rimi

11 febbraio 2018, l’Inter non vince da otto gare, oltre due mesi e mezzo e a San Siro arriva il Bologna. Nel secondo tempo il lampo improvviso di Yann Karamoh riporta il sereno e rilancia la squadra verso la Champions. Sfrontatezza e classe riportano la luce ad Appiano. 9 febbraio 2019, i nerazzurri non trovano il successo da quattro gare tra campionato e Coppa Italia, in trasferta addirittura da sei match e di fronte c’è un Parma per nulla mansueto. Dopo due minuti dal suo ingresso in campo, in una partita che sembra destinata a non sbloccarsi, emerge la forza e la fame di Lautaro. Talento e istinto rimettono ancora una volta l’Inter sul binario giusto, su una strada regolare che porterà in alto. E mentre il francese in prestito al Bordeaux colleziona prestazioni - talvolta - brillanti, a Milano i nerazzurri stanno forgiando un attaccante che sa essere tremendamente spietato.

Il Toro è la risposta a chi ancora continua a evidenziare una tesi che non esiste, ovvero della mancanza di alternative a Icardi (in letargo da mesi, se escludiamo i rigori). Martinez è una perla da punti leggeri (Cagliari e Frosinone) e, soprattutto, pesanti (Napoli e - per la prima volta lontano da casa - Parma). «Ho sempre amato l’Inter, voglio la numero dieci e giocare titolare, lasciare il segno come Milito, andare al Mondiale anche se mi sentivo già pronto per Russia 2018». Ad agosto aveva già impressionato tutti: tifosi (accoglienza in stile Nainggolan), avversari (chiedere all’Atletico) e addetti ai lavori (compreso il sottoscritto). Oggi, da solo, ha spazzato via detrattori e fantasmi. Da solo ha salvato Spalletti. Dovrà correre ancora parecchio per potersi considerare un top player, ma ciò che conta è aver imboccato la via giusta per diventarlo.

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