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Cittadella, Marchetti: “Sono molto arrabbiato, abbiamo messo a repentaglio i playoff"
Con una sola vittoria nelle ultime sette giornate (sei pareggi) di campionato il Cittadella ha visto complicarsi la corsa verso i playoff. Un traguardo, questo, sul quale si è espresso il dg del club veneto, Stefano Marchetti attraverso le colonne de Il Gazzettino:
"Non possiamo dire semplicemente “che peccato”. Non possiamo sempre piangere su qualcosa per il quale siamo stati noi gli attori protagonisti: abbiamo sbagliato e dobbiamo essere onesti nel riconoscerlo. Abbiamo fatto qualcosa di molto sbagliato, mettendo a repentaglio i play off in una partita gestibilissima, e tutto ciò mi fa adirare come poche altre volte mi è capitato in questi ultimi anni: sono molto, molto arrabbiato. Con chi ce l’ho lo so io e basta, non devo dirlo a nessuno: chi di dovere lo sa, mi ha deluso profondamente perché non posso accettare determinati atteggiamenti, e chi ha sbagliato o non ha tenuto l’atteggiamento giusto, quando arriverà il momento opportuno il sottoscritto lo ricorderà.
Il gol subito al 94esimo? Si poteva fare qualsiasi altra cosa, abbiamo fatto invece quello che non si doveva fare: potevamo gestire la palla, andare in avanti, pensare cento cose alternative. La permanenza in categoria non è un obiettivo banale, sarà da festeggiare quando arriverà il momento di farlo: quello che mi ha fatto molto arrabbiare è la partita, tutto il resto lo vedremo. C’è chi è sceso in campo con l’atteggiamento giusto, altri invece no, e questi ultimi hanno compromesso anche le cose fatte bene. Vedrò cosa riusciremo a fare da qui alla fine e se avremo orgoglio, qualcosa dentro da tirare fuori, poi farò tutte le considerazioni che riterrò opportuno"
"Non possiamo dire semplicemente “che peccato”. Non possiamo sempre piangere su qualcosa per il quale siamo stati noi gli attori protagonisti: abbiamo sbagliato e dobbiamo essere onesti nel riconoscerlo. Abbiamo fatto qualcosa di molto sbagliato, mettendo a repentaglio i play off in una partita gestibilissima, e tutto ciò mi fa adirare come poche altre volte mi è capitato in questi ultimi anni: sono molto, molto arrabbiato. Con chi ce l’ho lo so io e basta, non devo dirlo a nessuno: chi di dovere lo sa, mi ha deluso profondamente perché non posso accettare determinati atteggiamenti, e chi ha sbagliato o non ha tenuto l’atteggiamento giusto, quando arriverà il momento opportuno il sottoscritto lo ricorderà.
Il gol subito al 94esimo? Si poteva fare qualsiasi altra cosa, abbiamo fatto invece quello che non si doveva fare: potevamo gestire la palla, andare in avanti, pensare cento cose alternative. La permanenza in categoria non è un obiettivo banale, sarà da festeggiare quando arriverà il momento di farlo: quello che mi ha fatto molto arrabbiare è la partita, tutto il resto lo vedremo. C’è chi è sceso in campo con l’atteggiamento giusto, altri invece no, e questi ultimi hanno compromesso anche le cose fatte bene. Vedrò cosa riusciremo a fare da qui alla fine e se avremo orgoglio, qualcosa dentro da tirare fuori, poi farò tutte le considerazioni che riterrò opportuno"
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