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CORRIERE ROMAGNA - Verso Cesena-Chievo, la rivelazione è l'ex MoscardelliTUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Mariani
mercoledì 28 settembre 2011, 12:11Rassegna stampa
di Francesco Satanassi
per Tuttocesena.it
fonte Corriere Romagna

CORRIERE ROMAGNA - Verso Cesena-Chievo, la rivelazione è l'ex Moscardelli

C’è uno strepitoso attaccante di categoria, ma c’è il dubbio che il ruolo di punta centrale nel 4-3-3 non faccia per lui. Certo, ha sempre fatto i suoi gol, ma resta da capire se questa sia davvero la sua dimensione.
Dove abbiamo rivisto questa scena? Non più tardi di quattro anni fa, anche se sembrano passati dieci anni. Storia del campionato 2007-2008, in serie B. Fabrizio Castori si è convertito al 4-3-3 e come punta centrale spinge per tutta l’estate per arrivare a Davide Moscardelli. Due anni prima Bernacci era stato la sponda ideale per Piccoli, Salvetti e Ferreira Pinto, quindi Pellè aveva fatto bene ma non benissimo, giocando da giocatore in prestito nel senso peggiore del termine.

Ecco Mosca. E allora ecco Moscardelli, giocatore dalla spaventosa esuberanza atletica. Rino Foschi ci lavora per un paio di mesi e il nuovo centravanti è lo squillo di una campagna acquisti estiva (Berti, Vascak, Croce, Cortellini, Aurelio, Turati, Botta) che rivista oggi fa spuntare grandi domande, nessuna allegra. Mosca è uno degli ultimi arrivati insieme a Turati, giusto in tempo per debuttare alla prima di campionato al Manuzzi del 25 agosto 2007. Neanche a farlo apposta, si gioca Cesena-Chievo e finisce 1-1: Cesena in vantaggio al 19’ con Moscardelli, pareggio dei pandori di Iachini al 62’ con Sergio Pellissier, il simbolo di un modo di fare calcio che funziona.

Egoista. Moscardelli faceva reparto da solo. Anche perché era l’unica punta di quel Cesena. Attorno aveva una serie di giovani acerbi (Djuric, Ferretti, Paponi), un’invisibile meteora (Cristea) e un caso umano (Aurelio). Forse anche per questo non la passava mai, ma proprio mai. Ormai i suoi compagni l’avevano capita e subito dopo il passaggio a Moscardelli, vedevi tutti gli altri che tornavano in difesa, tanto questo tira. Tira e segna: in 40 partite 15 gol, alcuni bellissimi, siluri di 30 metri in cui sfoga rabbioso un sinistraccio alla Gigi Riva.
Quel Cesena però è un equivoco da capo a piedi: in porta l’alternanza tra Berti e Sarti non porta a nulla di buono, Castori viene esonerato e la contagiosa energia di Vavassori non dà la scossa sperata, un cambio in panchina che ha l’impatto di una compilation dei Pooh al party di addio dei Rem.

Rilancio. Quel primo Cesena di Campedelli retrocede e pochi mesi dopo comincerà una incredibile fase di rimbalzo che in Borsa non conoscono più da anni. E Moscardelli? Sembrava un attaccante limitato, un mangiapalloni da bassa B. Invece a Piacenza esplode, passa addirittura la palla anche se non è triplicato dai difensori e con Ficcadenti raggiunge una splendida maturazione. E dopo avere giocato in Eccellenza a 20 anni (20 gol nel 2001 a Guidonia) ecco che nel 2010 il Chievo gli offre l’occasione in A. Sembra un parcheggio destinato a durare pochi mesi, invece funziona e quest’anno vanta già 2 gol in 4 presenze, gli stessi di tutto il Cesena, uno in più di Mutu, punta centrale di un 4-3-3 da zero punti, ma senza Vascak, Paponi e Aurelio. Per ora, accontentiamoci.