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…con Delio Rossi
“Atalanta e Fiorentina? Partivano da basi diverse. L’Atalanta è difficilmente migliorabile come rosa, la Fiorentina aveva più margini di miglioramento”. Così a TuttoMercatoWeb Delio Rossi fa le carte al campionato di Serie A.
Chi si è mosso meglio sul mercato?
“Le squadre si fanno gli ultimi giorni. La Juventus ha preso Locatelli, che è un ottimo giocatore, ma lo pagherà in più anni. Il vero campionato inizia adesso”.
Inter sempre favorita?
“Chi vince parte sempre un gradino avanti. Ripetersi non è facile, l’Inter ha perso giocatori importanti. Anche se li ha rimpiazzati”.
Cassano recentemente ha attaccato Immobile e Jorginho.
“Faccio fatica a dare un giudizio su quello che dicono gli altri. Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni e deve rendere conto di quello che dice. Jorginho è un giocatore che è cresciuto tanto, è diventato fondamentale per la Nazionale e il Chelsea. Il Pallone d’Oro sarebbe un bel riconoscimento, io però lo darei a Donnarumma per quanto ha inciso”.
E Immobile?
“Va servito in profondità. In Nazionale invece spesso deve fare anche giochi di sponda. E gioca con poca serenità. Alla Lazio può sbagliare anche dieci partite e non gli dice niente nessuno. È comunque funzionale al sistema di gioco della Nazionale. Le critiche sono ingenerose”.
Mister, pronto per tornare in panchina?
“So fare solo questo….”
Ad Ascoli non è andata bene.
“Venti giorni, sette partite. Non potevo incidere. È andata così, non sono venuti i risultati. E se non fai risultato dai adito alle persone di pensare chissà cosa. La squadra non è stata costruita benissimo poi è stata messa a posto. Si sarebbe salvata anche con me”.
Chi si è mosso meglio sul mercato?
“Le squadre si fanno gli ultimi giorni. La Juventus ha preso Locatelli, che è un ottimo giocatore, ma lo pagherà in più anni. Il vero campionato inizia adesso”.
Inter sempre favorita?
“Chi vince parte sempre un gradino avanti. Ripetersi non è facile, l’Inter ha perso giocatori importanti. Anche se li ha rimpiazzati”.
Cassano recentemente ha attaccato Immobile e Jorginho.
“Faccio fatica a dare un giudizio su quello che dicono gli altri. Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni e deve rendere conto di quello che dice. Jorginho è un giocatore che è cresciuto tanto, è diventato fondamentale per la Nazionale e il Chelsea. Il Pallone d’Oro sarebbe un bel riconoscimento, io però lo darei a Donnarumma per quanto ha inciso”.
E Immobile?
“Va servito in profondità. In Nazionale invece spesso deve fare anche giochi di sponda. E gioca con poca serenità. Alla Lazio può sbagliare anche dieci partite e non gli dice niente nessuno. È comunque funzionale al sistema di gioco della Nazionale. Le critiche sono ingenerose”.
Mister, pronto per tornare in panchina?
“So fare solo questo….”
Ad Ascoli non è andata bene.
“Venti giorni, sette partite. Non potevo incidere. È andata così, non sono venuti i risultati. E se non fai risultato dai adito alle persone di pensare chissà cosa. La squadra non è stata costruita benissimo poi è stata messa a posto. Si sarebbe salvata anche con me”.
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