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Il bilancio alla sosta, Benevento: infortuni e attacco frenano i sanniti. Serve una scintilla
La Serie B in questo fine settimana osserverà un turno di pausa per le pause delle amichevoli delle varie Nazionali, siano esse impegnate in Qatar e siano invece non qualificate. Una pausa che permette di fare un primo bilancio stagionale, dopo 13 giornate, sull’andamento delle 20 squadre del campionato cadetto.
Benevento
Cosa va – Difficile trovare aspetti positivi in una stagione fin qui molto negativa, al di sotto delle aspettative con il cambio di allenatore in corsa e la squadra che non riesce a risollevarsi dalla zona retrocessione. L’arrivo di Fabio Cannavaro inizialmente non ha portato i suoi frutti con l’ex difensore che dopo Como ha anche rassegnato le proprie dimissioni subito respinte dalla società che lo ha blindato. E proprio dopo questa vicenda che c’è stata una scintilla che ha portato a tre risultati utili di fila e al ritorno alla vittoria nell’ultimo turno in rimonta sulla SPAL in trasferta. Da qui i sanniti dovranno ripartire alla ripresa del campionato.
Cosa non va – Certamente le tante assenze nei vari reparti, anche di giocatori cardine della squadra, non hanno favorito il lavoro di Caserta prima e Cannavaro ora. Risaltano agli occhi gli otto gettoni di presenza di Glik, Acampora, Farias, i 6 di Simy, i 4 di Veselj, i 3 di Viviani, i 2 di Kubica, tutti elementi considerati top che avrebbero dovuto alzare il livello di qualità e che invece per problemi fisici vari non sono riusciti a dare il loro pieno apporto. E poi l’attacco che a inizio anno in molti consideravano uno dei punti di forza vista la presenza di Forte, Simy, La Gumina, Farias e infine Ciano. Finora sono stati pochi i gol arrivati da questi giocatori con l’ex Samp che risulta essere il migliore con tre reti.
Benevento
Cosa va – Difficile trovare aspetti positivi in una stagione fin qui molto negativa, al di sotto delle aspettative con il cambio di allenatore in corsa e la squadra che non riesce a risollevarsi dalla zona retrocessione. L’arrivo di Fabio Cannavaro inizialmente non ha portato i suoi frutti con l’ex difensore che dopo Como ha anche rassegnato le proprie dimissioni subito respinte dalla società che lo ha blindato. E proprio dopo questa vicenda che c’è stata una scintilla che ha portato a tre risultati utili di fila e al ritorno alla vittoria nell’ultimo turno in rimonta sulla SPAL in trasferta. Da qui i sanniti dovranno ripartire alla ripresa del campionato.
Cosa non va – Certamente le tante assenze nei vari reparti, anche di giocatori cardine della squadra, non hanno favorito il lavoro di Caserta prima e Cannavaro ora. Risaltano agli occhi gli otto gettoni di presenza di Glik, Acampora, Farias, i 6 di Simy, i 4 di Veselj, i 3 di Viviani, i 2 di Kubica, tutti elementi considerati top che avrebbero dovuto alzare il livello di qualità e che invece per problemi fisici vari non sono riusciti a dare il loro pieno apporto. E poi l’attacco che a inizio anno in molti consideravano uno dei punti di forza vista la presenza di Forte, Simy, La Gumina, Farias e infine Ciano. Finora sono stati pochi i gol arrivati da questi giocatori con l’ex Samp che risulta essere il migliore con tre reti.
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