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Boateng: "Ho parlato con Vlahovic, vicino a tutti anche se a Firenze non hanno visto chi sono"
Kevin Prince Boateng, centrocampista del Besiktas, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole: "È difficile dire no al Barcellona. Volevo giocare di più, ma hai dei fenomeni davanti".
L'avventura alla Fiorentina?
"Sono molto vicino a loro, ho parlato con Vlahovic. È un momento brutto per tutti, sono nel mio cuore anche se non hanno visto il vero Boateng. Ho un po' di rammarico, sono arrivato a Firenze per far vedere tanto ma non ci sono riuscito. Ma non si sa cosa succederà. Se avrò la possibilità di tornare spaccherò tutto, lì c'è una piazza giusta. Da fuori non vedi mai certe cose. L'ho fatto con il cuore, hanno tanto potenziale. Ha aiutato un po' tutti, hanno fatto un campionato straordinario. Chiesa, Castrovilli, Vlahovic, davanti hanno un bel futuro".
Il suo gol più bello?
"È stato quello messo a segno contro il Barcellona, quando ero al Milan. I tre anni in cui ho giocato lì si è creato un ambiente bellissimo, sento ancora l'affetto. A Firenze anche ho sentito tanto affetto".
Come sta vivendo questo periodo?
"Con mio figlio ci divertiamo, a lui piace. Lo facciamo anche per la gente. È difficile sorridere, ma se posso far sorridere le persone per 5 minuti è una bella cosa".
Lecce-Milan?
"Lecce-Milan 3-4, ho fatto due gol discreti (ride, ndr). La settimana prima mi avevano detto che non ero professionale e mi hanno messo in panchina. Probabilmente Braida aveva anche ragione. Ero molto arrabbiato. Il Lecce fa il 3-0 a fine prima tempo e allora mi riscaldo con Aquilani e lui mi dice che serviva un miracolo, e io scherzando gli ho detto che ci avrei pensato io. Poi abbiamo vinto 4-3 e ho fatto tripletta, mi ha detto che sono un pazzo. A Braida non ho detto nulla, la risposta è arrivata sul campo: è sempre più bello quando si risponde così".
Messi o Ibrahimovic?
"Sono tutti e due fenomeni, ognuno ha il suo stile. Messi è da 10 anni che lo dimostra, sono contento di aver giocato con entrambi".
L'avventura alla Fiorentina?
"Sono molto vicino a loro, ho parlato con Vlahovic. È un momento brutto per tutti, sono nel mio cuore anche se non hanno visto il vero Boateng. Ho un po' di rammarico, sono arrivato a Firenze per far vedere tanto ma non ci sono riuscito. Ma non si sa cosa succederà. Se avrò la possibilità di tornare spaccherò tutto, lì c'è una piazza giusta. Da fuori non vedi mai certe cose. L'ho fatto con il cuore, hanno tanto potenziale. Ha aiutato un po' tutti, hanno fatto un campionato straordinario. Chiesa, Castrovilli, Vlahovic, davanti hanno un bel futuro".
Il suo gol più bello?
"È stato quello messo a segno contro il Barcellona, quando ero al Milan. I tre anni in cui ho giocato lì si è creato un ambiente bellissimo, sento ancora l'affetto. A Firenze anche ho sentito tanto affetto".
Come sta vivendo questo periodo?
"Con mio figlio ci divertiamo, a lui piace. Lo facciamo anche per la gente. È difficile sorridere, ma se posso far sorridere le persone per 5 minuti è una bella cosa".
Lecce-Milan?
"Lecce-Milan 3-4, ho fatto due gol discreti (ride, ndr). La settimana prima mi avevano detto che non ero professionale e mi hanno messo in panchina. Probabilmente Braida aveva anche ragione. Ero molto arrabbiato. Il Lecce fa il 3-0 a fine prima tempo e allora mi riscaldo con Aquilani e lui mi dice che serviva un miracolo, e io scherzando gli ho detto che ci avrei pensato io. Poi abbiamo vinto 4-3 e ho fatto tripletta, mi ha detto che sono un pazzo. A Braida non ho detto nulla, la risposta è arrivata sul campo: è sempre più bello quando si risponde così".
Messi o Ibrahimovic?
"Sono tutti e due fenomeni, ognuno ha il suo stile. Messi è da 10 anni che lo dimostra, sono contento di aver giocato con entrambi".
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