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Serie A, in campo dal 4 maggio per gli allenamenti? Poi 3 date per la ripresa del campionato
Lunedì 4 maggio. E’ questa la data indicata dalla Gazzetta dello Sport per la possibile riapertura del calcio. Nel prossimo dpcm, quello che legifererà dal 13 aprile in poi, saranno ancora una volta vietati gli allenamenti delle società sportive, mentre dalla prima settimana piena di maggio si potrebbe appunto ripartire.
Se confermato, quali date per tornare in campo? Se, e sottolineiamo il se, le squadre dovessero tornare ad allenarsi il 4 maggio, le date buone per la ripresa del campionato sarebbero sostanzialmente 3: 24 maggio, 31 maggio o 7 giugno. In questo modo, servirebbero 6 settimane e mezzo per terminare il campionato (12 giornate più i recuperi) e si finirebbe fra l’inizio e la metà di luglio, con la FIFA che ieri ha dato il via libera allo ‘sconfinamento’ oltre il 30 giugno dei contratti.
Cosa fare prima di tornare in campo - Il rientro sarà anticipato da uno screening, una sorta di nuova idoneità sportiva. Il livello di monitoraggio della salute sarà massimo, ci saranno percorsi divisi fra chi è stato positivo o ha avuto sintomi assimilabili al virus e chi non l’ha mai avuto, con test e controlli ripetuti. Saranno fatti gli esami che rilevano la presenza degli anticorpi, si spera non solo ai calciatori. Il tutto, col mantenimento della distanza di sicurezza in campo e comunque a livello generale seguendo quelle che saranno le indicazioni per il paese.
Se confermato, quali date per tornare in campo? Se, e sottolineiamo il se, le squadre dovessero tornare ad allenarsi il 4 maggio, le date buone per la ripresa del campionato sarebbero sostanzialmente 3: 24 maggio, 31 maggio o 7 giugno. In questo modo, servirebbero 6 settimane e mezzo per terminare il campionato (12 giornate più i recuperi) e si finirebbe fra l’inizio e la metà di luglio, con la FIFA che ieri ha dato il via libera allo ‘sconfinamento’ oltre il 30 giugno dei contratti.
Cosa fare prima di tornare in campo - Il rientro sarà anticipato da uno screening, una sorta di nuova idoneità sportiva. Il livello di monitoraggio della salute sarà massimo, ci saranno percorsi divisi fra chi è stato positivo o ha avuto sintomi assimilabili al virus e chi non l’ha mai avuto, con test e controlli ripetuti. Saranno fatti gli esami che rilevano la presenza degli anticorpi, si spera non solo ai calciatori. Il tutto, col mantenimento della distanza di sicurezza in campo e comunque a livello generale seguendo quelle che saranno le indicazioni per il paese.
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