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TMW RADIO - D'Amico: "Con Gasperini tutti titolari. Non credo al Napoli"
A parlare di Atalanta e non solo a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato l'ex calciatore e opinionista tv Vincenzo D'Amico.
Sull'impresa dell'Atalanta
"E non è stata neanche la migliore Atalanta. Nel primo tempo lo Shakthar stava giocando meglio, pensavo potesse finire male. E invece è riuscita a resistere e a chiudere in quel modo. Muriel doveva essere espulso? Scivola sul pallone, non è un intervento volontario. Il meccanismo è oliato. I meccanismi funzionano perché chi entra sa perfettamente cosa deve fare. Gasperini ha anche la fortuna che ha giocatori dello stesso livello. Tutti sono titolari".
Su Gasperini
"Lo vedrei bene in qualsiasi altra squadra".
Su Gattuso e il Napoli
"Per me non ce la fa ad arrivare in zona Champions. Troppi punti di distacco. Non credo a questo Napoli, a quello che ho visto e al clima che si respira in squadra. A meno che Adl non cambi. Adesso stanno sotto ad un treno. Il Napoli non può sbagliare mai per crederci. Le altre corrono troppo per sperare in un rientro. Se ricominciano a giocare, vuol dire che la colpa era la loro".
Sull'impresa dell'Atalanta
"E non è stata neanche la migliore Atalanta. Nel primo tempo lo Shakthar stava giocando meglio, pensavo potesse finire male. E invece è riuscita a resistere e a chiudere in quel modo. Muriel doveva essere espulso? Scivola sul pallone, non è un intervento volontario. Il meccanismo è oliato. I meccanismi funzionano perché chi entra sa perfettamente cosa deve fare. Gasperini ha anche la fortuna che ha giocatori dello stesso livello. Tutti sono titolari".
Su Gasperini
"Lo vedrei bene in qualsiasi altra squadra".
Su Gattuso e il Napoli
"Per me non ce la fa ad arrivare in zona Champions. Troppi punti di distacco. Non credo a questo Napoli, a quello che ho visto e al clima che si respira in squadra. A meno che Adl non cambi. Adesso stanno sotto ad un treno. Il Napoli non può sbagliare mai per crederci. Le altre corrono troppo per sperare in un rientro. Se ricominciano a giocare, vuol dire che la colpa era la loro".
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