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Champions League, gruppo C: segnali del destino e Atalanta che passa
Il Girone C di Champions League si può dividere comodamente in tre tronconi, tutti da due giornate. Perché raccontano di una qualificazione straordinaria, quella dell'Atalanta, che dopo le prime due giornate sembrava assolutamente impossibile da realizzare.
ESORDIO AMARO - Al Maksimir l'Atalanta inizia la sua avventura continentale ascoltando la musichetta come potrebbe fare, nell'antica Mitologia, l'equipaggio di Ulisse con le Sirene. Il canto è abbagliante, tanto da addormentare tutti quanti, tranne la Dinamo Zagabria di Bjelica. Quattro a zero, tripletta di Orsic, nerazzurri completamente annullati. Lo Shakhtar intanto perdeva malamente a Kharkiv contro il City. Alla seconda giornata gli ucraini trovano l'Atalanta, più in palla rispetto a Zagabria: Pyatov para quel che c'è da parare, forse anche di più, all'ultimo minuto Solomon va a segno dopo una volata di Dodò. All'Etihad il City vince 2-0 con i croati, tutto molto semplice.
LEGGERA RIPRESA - La terza del girone vede il City affrontare l'Atalanta, in casa. E sembra che da una parte ci siano atleti normali, dall'altra gli alieni di Space Jam. Così se è vero che l'1-0 di Malinovskyi dà qualche minuto di sogno ai nerazzurri, i successivi cinque gol (e potevano essere di più) raccontano di una schiacciante superiorità degli uomini di Guardiola. A Kharkiv, intanto, lo Shakhtar recupera per due volte la Dinamo Zagabria, 2-2. Il ritorno è quello del primo storico punto in Champions dei nerazzurri, dopo il vantaggio iniziale di Sterling: nel primo tempo Gollini salva più volte, nel secondo è un'altra musica. Pasalic pareggia, Djimsiti va vicino al gol vittoria, Claudio Bravo viene espulso e in porta spedito Kyle Walker, che para su Malinovskyi. Intanto al Maksimir succede l'imponderabile: la Dinamo Zagabria è sopra 3-1 al 91', lo Shakhtar va sul 3-2, poi Pyatov (portiere in proiezione offensiva) viene preso a gomitate in area: rigore e 3-3. Classifica: City 10, Shakhtar e Dinamo 5, Atalanta 1.
L'IMPRESA IMPOSSIBILE - A San Siro arrivano i croati, l'Atalanta vuole rimediare dalla sconfitta dell'andata. E lo fa giocando un calcio straordinario, con una decina di palle gol, il 2-0 finale è fin troppo stretto e c'è chi recrimina perché poteva esserci almeno il pareggio (4-0, appunto) del risultato d'andata. "Siamo ancora vivi", dice Gasperini, perché nel frattempo gli ucraini sopravvivono all'Etihad, concludendo sull'1-1 per un erroraccio di Ederson. L'atto finale è a Kharkiv: la banda Gasp vince 3-0, aiutata da Gollini e da un po' di fortuna su un paio di valutazioni dell'arbitro (in particolare su Muriel) e va agli ottavi, perché nel frattempo il City prima prende gol, poi si sveglia e dà 4 sberle alla Dinamo.
Classifica: City 14, Atalanta 7, Shakhtar 6, Dinamo Zagabria 5.
Dinamo Zagabria-Atalanta 4-0
Shakhtar Donetsk-Manchester City 0-3
Atalanta-Shakhtar Donetsk 1-2
Manchester City-Dinamo Zagabria 2-0
Manchester City-Atalanta 5-1
Shakhtar Donetsk-Dinamo Zagabria 2-2
Dinamo Zagabria-Shakhtar Donetsk 3-3
Atalanta-Manchester City 1-1
Atalanta-Dinamo Zagabria 2-0
Manchester City-Shakhtar Donetsk 1-1
Dinamo Zagabria-Manchester City 1-4
Shakhtar Donetsk-Atalanta 0-3
ESORDIO AMARO - Al Maksimir l'Atalanta inizia la sua avventura continentale ascoltando la musichetta come potrebbe fare, nell'antica Mitologia, l'equipaggio di Ulisse con le Sirene. Il canto è abbagliante, tanto da addormentare tutti quanti, tranne la Dinamo Zagabria di Bjelica. Quattro a zero, tripletta di Orsic, nerazzurri completamente annullati. Lo Shakhtar intanto perdeva malamente a Kharkiv contro il City. Alla seconda giornata gli ucraini trovano l'Atalanta, più in palla rispetto a Zagabria: Pyatov para quel che c'è da parare, forse anche di più, all'ultimo minuto Solomon va a segno dopo una volata di Dodò. All'Etihad il City vince 2-0 con i croati, tutto molto semplice.
LEGGERA RIPRESA - La terza del girone vede il City affrontare l'Atalanta, in casa. E sembra che da una parte ci siano atleti normali, dall'altra gli alieni di Space Jam. Così se è vero che l'1-0 di Malinovskyi dà qualche minuto di sogno ai nerazzurri, i successivi cinque gol (e potevano essere di più) raccontano di una schiacciante superiorità degli uomini di Guardiola. A Kharkiv, intanto, lo Shakhtar recupera per due volte la Dinamo Zagabria, 2-2. Il ritorno è quello del primo storico punto in Champions dei nerazzurri, dopo il vantaggio iniziale di Sterling: nel primo tempo Gollini salva più volte, nel secondo è un'altra musica. Pasalic pareggia, Djimsiti va vicino al gol vittoria, Claudio Bravo viene espulso e in porta spedito Kyle Walker, che para su Malinovskyi. Intanto al Maksimir succede l'imponderabile: la Dinamo Zagabria è sopra 3-1 al 91', lo Shakhtar va sul 3-2, poi Pyatov (portiere in proiezione offensiva) viene preso a gomitate in area: rigore e 3-3. Classifica: City 10, Shakhtar e Dinamo 5, Atalanta 1.
L'IMPRESA IMPOSSIBILE - A San Siro arrivano i croati, l'Atalanta vuole rimediare dalla sconfitta dell'andata. E lo fa giocando un calcio straordinario, con una decina di palle gol, il 2-0 finale è fin troppo stretto e c'è chi recrimina perché poteva esserci almeno il pareggio (4-0, appunto) del risultato d'andata. "Siamo ancora vivi", dice Gasperini, perché nel frattempo gli ucraini sopravvivono all'Etihad, concludendo sull'1-1 per un erroraccio di Ederson. L'atto finale è a Kharkiv: la banda Gasp vince 3-0, aiutata da Gollini e da un po' di fortuna su un paio di valutazioni dell'arbitro (in particolare su Muriel) e va agli ottavi, perché nel frattempo il City prima prende gol, poi si sveglia e dà 4 sberle alla Dinamo.
Classifica: City 14, Atalanta 7, Shakhtar 6, Dinamo Zagabria 5.
Dinamo Zagabria-Atalanta 4-0
Shakhtar Donetsk-Manchester City 0-3
Atalanta-Shakhtar Donetsk 1-2
Manchester City-Dinamo Zagabria 2-0
Manchester City-Atalanta 5-1
Shakhtar Donetsk-Dinamo Zagabria 2-2
Dinamo Zagabria-Shakhtar Donetsk 3-3
Atalanta-Manchester City 1-1
Atalanta-Dinamo Zagabria 2-0
Manchester City-Shakhtar Donetsk 1-1
Dinamo Zagabria-Manchester City 1-4
Shakhtar Donetsk-Atalanta 0-3
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