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Sassuolo, De Zerbi: "Il nostro obiettivo è la squadra che ci precede"
Il Sassuolo sbanca l'Olimpico e continua a coltivare il sogno Europa League. La vittoria contro la Lazio, per i neroverdi, è la quarta consecutiva; un ruolino di marcia impressionante del quale il grande protagonista è il tecnico, Roberto De Zerbi. Proprio l'allenatore del Sassuolo è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per analizzare il match contro la Lazio: "Siamo una bella realtà, questa è una grande vittoria, di tutto il Sassuolo. Raspadori è un prodotto del settore giovanile, significa che lavoriamo tutti bene. Ne cambiamo 9 e facciamo una grande partita con la Lazio a Roma. Potevamo far più gol con più convinzione e portarla sui binari della vittoria prima. Questi ragazzi sono commoventi" ha dichiarato.
Qual è il vostro obiettivo?
L'obiettivo è la squadra davanti a noi, finché la matematica ce lo permetterà. In questo momento è il Milan che è in Europa League. Il calcio è bello perché sono tutti uguali, fin quando il campo dirà che non possiamo più arrivare al settimo posto, spingeremo forte tutti
Una vittoria di prestigio che finora era mancata?
L'ho detto spesso ai giocatori, servono anche vittorie convincenti. Non con presunzione, ma se il campo dice che possiamo vincere, dobbiamo crederci. Usciamo da questo stadio con una vittoria importante. L'organizzazione non supererà mai la qualità dei singoli. In certe partite, negli anni passati, ho preso anche 6 gol e questo successo mi compensa dell'amarezza vissuta.
C'è qualcosa di cui va particolarmente orgoglioso?
Giocare a porte chiuse toglie il trucco del pubblico, quindi siamo tutti alla pari. Spero che avremo questo livello di personalità anche in futuro, quello che ci mancava. È l'aspetto più importante sul quale abbiamo lavorato, passa anche dalla maturazione dei singoli.
La sfida con la Juventus?
Sono un privilegiato ad allenare questa squadra. Il segreto è un gruppo di professionisti che vogliono migliorarsi. Adesso ci crediamo tutti
Ha rinnovato per non lasciare la panchina ad altri?
Si sono geloso, non è la mia creatura ma la sento mia. Mi lego ai giocatori, l'aspetto umano fa la differenza e adesso non voglio lasciare il Sassuolo. Sto bene e non ho frenesie di andare da altre parti.
Qual è il vostro obiettivo?
L'obiettivo è la squadra davanti a noi, finché la matematica ce lo permetterà. In questo momento è il Milan che è in Europa League. Il calcio è bello perché sono tutti uguali, fin quando il campo dirà che non possiamo più arrivare al settimo posto, spingeremo forte tutti
Una vittoria di prestigio che finora era mancata?
L'ho detto spesso ai giocatori, servono anche vittorie convincenti. Non con presunzione, ma se il campo dice che possiamo vincere, dobbiamo crederci. Usciamo da questo stadio con una vittoria importante. L'organizzazione non supererà mai la qualità dei singoli. In certe partite, negli anni passati, ho preso anche 6 gol e questo successo mi compensa dell'amarezza vissuta.
C'è qualcosa di cui va particolarmente orgoglioso?
Giocare a porte chiuse toglie il trucco del pubblico, quindi siamo tutti alla pari. Spero che avremo questo livello di personalità anche in futuro, quello che ci mancava. È l'aspetto più importante sul quale abbiamo lavorato, passa anche dalla maturazione dei singoli.
La sfida con la Juventus?
Sono un privilegiato ad allenare questa squadra. Il segreto è un gruppo di professionisti che vogliono migliorarsi. Adesso ci crediamo tutti
Ha rinnovato per non lasciare la panchina ad altri?
Si sono geloso, non è la mia creatura ma la sento mia. Mi lego ai giocatori, l'aspetto umano fa la differenza e adesso non voglio lasciare il Sassuolo. Sto bene e non ho frenesie di andare da altre parti.
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