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Diritti tv, non solo la Lega: anche la FIGC festeggia le offerte ricevute. Le prossime mosse
Non solo la Lega. Anche la FIGC - sottolinea il Corriere dello Sport - festeggia le 6 offerte vincolanti ricevute lunedì da Lazard, l'advisor di via Rosellini nella ricerca di un fondo per una partnership azionaria o per il finanziamento della media company che potrebbe gestire per il prossimo decennio i diritti tv. "Il grande interesse manifestato verso la Serie A da importanti fondi - ha detto all'Ansa il presidente Gravina - è un'ottima notizia per tutto il calcio italiano. A prescindere da come si svilupperà la discussione all'interno della Lega, va registrato un dato incontrovertibile: il nostro campionato di vertice ha un nuovo appeal."
Prossime mosse - Nell'assemblea di domani all'hotel Hilton, i presidenti dei club dovranno, oltre a eleggere un consigliere al posto del dimissionario Campoccia (Setti del Verona e Barone della Fiorentina in corsa), dare un orientamento sulla vicenda fondi che il numero uno Dal Pino ha portato avanti per mesi. Avrà un mandato per approfondire il discorso con uno degli "attori" che hanno presentato una proposta vincolante (alcune saranno valide solo per 10-15 giorni) oppure la decisione sarà rimandata a settembre? In lizza come noto ci sono Bain Capital, Cvc e Advent che hanno proposto un ingresso nell'azionariato della media company con una quota del 10% (1,4-1,5 miliardi a stagione garantiti), mentre Tpg, Apollo, Fortress e Blackstone hanno offerto un finanziamento. In più ci sono i gruppi Wanda (minimo garantito tra 1,2 e 1,35 miliardi all'anno; i ricavi al di sopra di questa soglia verrebbero ripartiti fra Wanda e Lega) e Mediapro (tornato alla carica: 1,4 miliardi per il primo triennio e di 1,45 miliardi per il secondo; i ricavi eccedenti anche in questo caso ripartiti) che si sono proposti come partner per la creazione del canale della Lega o come advisor per la vendita dei diritti.
Prossime mosse - Nell'assemblea di domani all'hotel Hilton, i presidenti dei club dovranno, oltre a eleggere un consigliere al posto del dimissionario Campoccia (Setti del Verona e Barone della Fiorentina in corsa), dare un orientamento sulla vicenda fondi che il numero uno Dal Pino ha portato avanti per mesi. Avrà un mandato per approfondire il discorso con uno degli "attori" che hanno presentato una proposta vincolante (alcune saranno valide solo per 10-15 giorni) oppure la decisione sarà rimandata a settembre? In lizza come noto ci sono Bain Capital, Cvc e Advent che hanno proposto un ingresso nell'azionariato della media company con una quota del 10% (1,4-1,5 miliardi a stagione garantiti), mentre Tpg, Apollo, Fortress e Blackstone hanno offerto un finanziamento. In più ci sono i gruppi Wanda (minimo garantito tra 1,2 e 1,35 miliardi all'anno; i ricavi al di sopra di questa soglia verrebbero ripartiti fra Wanda e Lega) e Mediapro (tornato alla carica: 1,4 miliardi per il primo triennio e di 1,45 miliardi per il secondo; i ricavi eccedenti anche in questo caso ripartiti) che si sono proposti come partner per la creazione del canale della Lega o come advisor per la vendita dei diritti.
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