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Lazio-Milan 1-2, le pagelle: Tonali uomo del destino, Leao show. Acerbi, disastro finaleTUTTO mercato WEB
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lunedì 25 aprile 2022, 06:42Serie A
di Marco Conterio

Lazio-Milan 1-2, le pagelle: Tonali uomo del destino, Leao show. Acerbi, disastro finale

Lazio-Milan 1-2 al 90'
Risultato finale: Lazio-Milan 1-2

Le pagelle della Lazio (di Niccolò Pasta)

Strakosha 6,5 - Si prende un rischio enorme, fermando con le mani fuori dall’area il pallone, dopo averlo regalato a Messias. Guida gli sventola il giallo, ma è l’unica sbavatura della sua partita, impreziosita da diverse belle parate che tengono in piedi la Lazio.

Lazzari 6 - Ha contro un cliente scomodo come Leao, che quando si accende gli crea più di qualche problema. Allo stesso modo, però, il terzino biancoceleste è una spina nel fianco del Milan quando attacca, specie nella prima parte di partita, con una Lazio di gran lunga migliore dei rossoneri. Dall'80' Hysaj sv

Patric 6,5 - Il miss-match fisico con Giroud è evidente, motivo per cui il francese ha diverse chance di testa su cross dalle fasce. Lo spagnolo, in ogni caso, lotta su ogni pallone e se la cava come può, mettendo diverse pezze su palle vaganti. Il migliore della retroguardia biancoceleste. Dall'80' Luiz Felipe sv

Acerbi 4,5 - Dominante per un tempo, specie sulle palle alte che sono tutte sue, si fa sorprendere dalla giocata di Leao in occasione del gol di Giroud ad inizio ripresa. Incomprensibile, poi, la lettura nel finale in occasione del gol di Tonali: mancanza di comunicazione? In ogni caso costa un punto alla Lazio.

Radu 5 - Soffre Messias, in buona serata e che lo mette in seria difficoltà, specie nel secondo tempo. Ha diverse colpe in occasione del gol di Giroud, che lo brucia in velocità anticipandolo e battendo Strakosha. Nel momento di massima pressione rossonera Sarri decide di cambiarlo. Dal 63' Marusic 5 - Entra malissimo, perdendo il pallone che porterà al 2-1 del Milan.

Milinkovic-Savic 6,5 - Dominante contro Kessie, che non riesce mai a contenerlo, si inventa l’azione che porta al gol di Immobile, con una super giocata sulla destra e un cross al bacio per il suo attaccante. Fa la differenza nel mezzo, con grande qualità ma anche con quantità, interrompendo un paio di ripartenze rossonere. Cala, però, nella ripresa.

Lucas Leiva 6 - Non è molto nel vivo della manovra, ma il suo lavoro oscuro è certamente efficace per la Lazio. L’equilibratore di Sarri, agisce da collante tra i reparti, con la Lazio che rischia di allungarsi troppo in certe fasi di gioco. Esce dopo un giallo speso in maniera sacrosanta. Dal 60' Cataldi 5,5 - Non convince, nel momento migliore del Milan.

Luis Alberto 5,5 - Vivacchia nel mezzo, con poche giocate utili alla manovra della Lazio. Partita molto in ombra, come spesso gli è capitato quest'anno. Dal 60' Basic 5,5 - Entra in partita ma la vede poco.

Felipe Anderson 6,5 - Frizzante, mette in seria difficoltà Theo Hernandez quando parte dalla fascia, ma è anche molto intelligente nel servire Immobile in profondità con diversi filtranti al bacio. Da sottolineare, poi, il suo grande lavoro in copertura, a dare una preziosa mano a Lazzari sulle scorribande del Theao.

Immobile 7 - Gli bastano circa duecento secondi per sbloccare la partita, con un inserimento da rapace a bruciare Kalulu e a battere Maignan da pochi passi. Mette in seria difficoltà Tomori con la sua velocità, subendo diversi falli e tenendo alte molte palle che danno modo alla Lazio di respirare, cercando di rendersi pericoloso anche nella ripresa, quasi in solitaria.

Zaccagni 5,5 - Il meno in palla del tridente della Lazio, seppure Calabria conceda parecchio spazio spingendosi molto in avanti. Poco incisivo, non combina granché.

Maurizio Sarri 5,5 - Un primo tempo da incorniciare, una ripresa da dimenticare. La sua Lazio ha tanto da recriminare, ma perde punti per una fase difensiva piuttosto rivedibile. Boccone amaro da digerire, ma la lotta per l'Europa resta viva.


Le pagelle del Milan (di Marco Conterio)

Maignan 6.5 L'uscita su Immobile del primo tempo è perfetta per tempo, istinto, follia. E' sempre pronto, presente, spettacolare da vedere, che sia una presa o un'intervento in anticipo.

Calabria 6 Tiene bene su Zaccagni e gioca una partita di personalità. Un primo tempo con qualche sbavatura, poi aumenta i giri e sulle sue mattonelle i biancocelesti non mettono mai tacchetto.

Kalulu 5.5 L'enfant prodige dell'accademia del Lione stavolta si perde Immobile sul più bello. Per il resto va sempre in pressione e tensione contro il puntero azzurro. Gara forse troppo pesante per il suo giovane cv.

Tomori 6 Rispetto al compagno, nei momenti difficili, ha quel passo e quell'istinto in più che lo fa già apparire pronto per le grandissime sfide. Non nelle migliori serate della carriera ma gioca in crescendo.

Hernandez 6.5 Quando nel primo tempo osserva leggero passare Milinkovic, un tecnico meno razionale di Pioli l'avrebbe quasi tolto. Poi riprende la bussola e nella ripresa dà due accelerate alla Verstappen.

Kessie 5.5 C'è ma non si vede. E non vale alcuna medaglia da eroe silenzioso e dietro le trincee avversarie: nel primo tempo è gravemente insufficiente, quanto meno nella ripresa dà qualche barlume di presenza. Ma non è certo abbastanza.

Tonali 7.5 In cattedra. L'uomo del destino, simbolo di questa vittoria. Una rete intelligente ma soprattutto una partita da leader assoluto. Una gemma Scudetto e per il calcio italiano.

Messias 6 La sua storia da favola si scontra con la realtà di una serata dove la Lazio fa da lupo cattivo: Radu ha pochi obblighi d'offendere ma l'ex Crotone lo mette più volte in apprensione tanto da costringerlo al cambio. (dal 70' Krunic 6 Fa sostanza e quantità, ma i ritmi si abbassano e lui non riesce mai a verticalizzare nel modo giusto per gli avanti)

Diaz 5.5 Un'altra occasione, un'altra mezza delusione. Sembra sempre poter inventare la giocata giusta, il tocco perfetto, il tiro azzeccato. Sembra, però, invece è una vuota illusione. (dal 68' Rebic 7 Venti minuti per un paio di sgassate e poi per un recupero palla che propizia il gol del sorpasso sull'Inter da parte di Tonali. Decisivo).

Leao 7 Se nel calcio vincessero solo quelli che regalano bellezza e arcobaleni nei cieli oscuri della mediocrità, sarebbe da Pallone d'Oro. Tanto fumo, quando ci mette l'arrosto, come in occasione dell'assist della ripresa, è un Modigliani. (dall'86' Saelemaekers sv)

Giroud 6.5 Centravanti stile antico, che gioca di spalle e di sponda, francese sulla carta d'identità ma inglese nel pedigree calcistico. Segna poco, forse troppo, ma quando lo fa come stasera sono macigni. (dal 68' Ibrahimovic 6.5 Il pubblico rossonero lo acclama, entra tra gli applausi ma combina poco fino alla zampata del campione. L'assist al 92' per Tonali è intelligenza e lucidità)

All: Stefano Pioli 7 L'assenza di Bennacer è pesante perché Kessie e Diaz non ripagano la fiducia del tecnico con prestazioni all'altezza. Risolleva la squadra negli spogliatoi, lo spazio lasciato all'ingegno di Leao si dimostra alla fine la scelta giusta. E mettere Ibra è la ciliegina.