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La nuova società si presenta. Izzo: "Vogliamo riportare in alto l'Avellino, stadio importante. Di Somma? Vedremo..."
venerdì 20 dicembre 2019, 16:30Copertina
di redazione TuttoAvellino
per Tuttoavellino.it

La nuova società si presenta. Izzo: "Vogliamo riportare in alto l'Avellino, stadio importante. Di Somma? Vedremo..."

Conferenza di presentazione della nuova dirigenza in casa Avellino. Al Partenio-Lombardi sono presenti il presidente Luigi Izzo, il vicepresidente Nicola Circelli, l'ad Filippo Polcino e i nuovi soci Andrea Riccio (Innovation Football), Renato De Lucia e Sabatino Autorino; presente anche anche il sindaco Gianluca Festa

Il primo a parlare è il presidente Izzo: "Iniziamo oggi un nuovo percorso, l'importanza di questa piazza è testimoniata anche dal numero di giornalisti presenti, siamo qui per fare il bene dell'US Avellino 1912 e quello che rappresenta nel calcio italiano. Ieri a San Martino Valle Caudina ho avuto un saggio dell'amore e dell'entusiasmo della provincia per questa squadra, Avellino è un brand importante che val rivalutato. Obiettivi? Innanzitutto condurre una buona stagione e programmare per il futuro. E' presto ora per valutare l'organico ma sicuramente a gennaio cercheremo di rinforzare la rosa. La base è buona, sognare non costa nulla ma innanzitutto dobbiamo puntellare la società, renderla solida e competitiva, poi pian piano capiremo dove possiamo arrivare".

Dopo il saluto dei tre nuovi soci che esprimono la propria soddisfazione per essere a bordo di questo progetto, parla il vicepresidente Circelli: "Mi conoscete già, sono contento di essere qui per conto della IDC. Ho già avuto esperienze calcistiche a Campobasso, siamo qui per riportare in alto l'Avellino. Ci sarà ora un Consiglio di Amministrazione in cui andremo a definire in maniera piu' precisa le varie cariche. Il deferimento al TFN? Non ne sapevamo niente, Polcino ha il compito di fare chiarezza".

La parola torna a Izzo: "I miei nonni materni sono di Rotondi e di Cervinara, ho un legame con questa piazza. Avevo incontrato anche il presidente Taccone per il discorso stadio, poi tutto si arenò. Avevo lasciato inizialmente perché la situazione non era chiara, Circelli mi ha convinto a rientrare in questo progetto. Di Matteo? Ci sono state delle divergenze societarie e calcistiche e ha preferito lasciare. Le quote sono così divise: 25% a me, Circelli e Riccio, gli altri soci hanno il 12,5%. Di Somma? E' una bandiera dell'Avellino ma mi piace portare la mia impronta in società. Non abbiamo ancora deciso nulla sull'eventuale permanenza, abbiamo preso un caffè insieme, ne riparleremo. Se Di Somma non fosse d'accordo col nostro progetto si sarebbe già dimesso, se è ancora qui vuol dire che siamo entrati in punta di piedi. Ma prima che arrivassimo disse che aveva le valigie pronte, ci sono i video a testimoniarlo. Lo incontreremo insieme a Martone e valuteremo il da farsi. Se non continueremo con lui sicuramente non porteremo bidoni, valuteremo se avremo dei punti in comune o meno, ricordiamo che anche lui è stato criticato dalla piazza quando le cose non andavano per il verso giusto. Per Capuano parlano i risultati che sta conseguendo con un gruppo di ragazzi ereditati sotto pressione. La recompra di De Cesare? Vogliamo fare bene con un progetto di lungo termine, se fallirò sarò io a lasciare.

Lo stadio è un capitolo importante - continua Izzo - se vediamo al modello inglese, la crescita dell'intero movimento passa anche da questo. Si crea un indotto importante, ma è un progetto delicato da prendere con le molle. Il sindaco è giovane, noi siamo giovani, ci piacerebbe interfacciarci e un giorno poterne parlare. Se riusciremo a farlo penso che anche l'Avellino ne beneficerà. La Lega Pro? Dobbiamo anche qui entrare in punta di piedi, capire come funziona, ma l'Avellino deve dire la sua in questa categoria. Mi piacerebbe lasciare un segno. Abbiamo un progetto anche sul settore giovanile, mi spiace che alcune scelte non sono state ben accettate ma le abbiamo fatto nel bene del progetto ed è nostro diritto prendere queste decisioni.