Capuano: "Solo un incosciente come me poteva accettare l'Avellino. Spero in qualche regalo dalla Befana"

Ezio Capuano ha affrontato l'ultima conferenza stampa del 2019, nel corso della quale ha provveduto a formulare i migliori auguri a chi è in difficoltà e a tutti i tifosi dell'Avellino, facendo anche il punto sui primi mesi da allenatore dei biancoverdi: "In giorni come questi ci rendiamo conto quanto siamo fortunati, nel poter festeggiare con le nostre famiglie. Il mio pensiero è a chi soffre, a chi ha le famiglie lontane. Spero che possa essere un 2020 foriero di belle cose e di soddisfazioni. Chi mi conosce e mi segue sa che il mio pensiero è rivolto alla gente in difficoltà, sfortunata. Noi vivremo Natale, festeggeremo Capodanno, tanta altra gente non potrà farlo. A queste persone va il mio abbraccio, con l'augurio che tutto si possa risolvere". 

Sul momento dell'Avellino: "Logicamente l'augurio lo faccio anche a me e a tutti coloro che amano la maglia dell'Avellino, affinché questa squadra possa continuare a essere protagonista in campionato. Veniamo da un periodo eccezionale, oltre ai punti abbiamo migliorato in fase difensiva e realizzativa, subendo due gol e segnandone nove. Anche dove non abbiamo portato a casa punti, la squadra ha offerto grandi prestazioni. E' un gruppo molto giovane, che sta facendo qualcosa di impensabile. Speriamo che la Befana possa portare in dote qualche bel regalo, la società sa cosa deve fare, la rosa è molto ristretta e in alcuni reparti siamo limitati. Dovremo affrontare partite ravvicinate contro Vibonese, Teramo, Catania e Picerno. In questi giorni abbiamo dato un programma personalizzato a ogni calciatore, da seguire durante la sosta".

Sui motivi che lo hanno spinto ad accettare l'offerta dell'Avellino: "Ho accettato l'Avellino con un pizzico di incoscienza. Se avessi ragionato in maniera razionale non avrei potuto accettare l'Avellino, perché reduce da un periodo buio, con risultati negativi ottenuti contro formazioni di bassa classifica. C'era confusione e c'era soprattutto da affrontare un calendario da brividi. Nessun allenatore avrebbe in quel momento accettato di allenare l'Avellino. Con l'incoscienza di chi voleva questa situazione da una vita, l'ho fatto con coraggio e con le mie caratteristiche: illimitata onestà e passione per questo lavoro, per questo sport".