Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / avellino / Copertina
Marcone: "Che spettacolo la Sud. Potevo arrivare ad Avellino già 2 anni fa. Murano sorprenderà tutti. Il girone? Sono le altre a dover avere timore di noi"
martedì 26 luglio 2022, 08:00Copertina
di Marco Costanza
per Tuttoavellino.it

Marcone: "Che spettacolo la Sud. Potevo arrivare ad Avellino già 2 anni fa. Murano sorprenderà tutti. Il girone? Sono le altre a dover avere timore di noi"

Richard Marcone, nuovo portiere dell'Avellino, è stato ospite della trasmissione di Prima Tivvù, "Notte Ritiro". 
Queste le parole dell'estremo difensore: "Quando ti trovi a dove accettare una proposta come quella dell'Avellino non penso che è difficile. La trattativa si fa da sola, già il blasone del club fa mezza trattativa. Avellino è una squadra importante che ti dà tanti stimoli e mi porterà certamente a far bene. Il mister Pagotto è stato tra quelli che ha fatto il mio nome, e quando un professionista simile fa il tuo nome, è sempre bello". 
Su Moretti, presente alla trasmissione: "Dobbiamo imparare a stringere un bel rapporto. Me lo tengo sott'occhio, anche perchè dobbiamo imparare a parlare la stessa lingua". 
Sul ritiro: "Penso che quando fai il ritiro sul posto è sempre bello, perchè ti danno la voglia di lavorare. Diciamo che non è il periodo più bello per un calciatore, perchè si lavora tanto, ma grazie al calore dei tifosi si sente meno la fatica". 
Sulla curva Sud: "Sabato è stato bellissimo, quella curva la conosco bene, perchè da avversario ho giocato diverse volte al Partenio. Una curva così, ancora prima di iniziare, fa più che piacere. Ricordo la gara dell'anno scorso ad Avellino, con il Potenza, fu la classica giornata dove pari tutto, poi ci fu l'episodio della deviazione di Carriero, e l'Avellino vinse, ma è acqua passata". 
Sul numero: "Ancora non lo abbiamo scelto, mi farebbe piacere scegliere il 12, il giorno di nascita di mia figlia"
Sul numero di portieri: "Non è un argomento di cui spetta a me parlarne, ma per quanto mi riguarda ci stiamo allenando tutti come professionisti. Anche Francesco sta facendo un gran lavoro, è capitato anche a me vivere quello che sta vivendo lui, tocca solo lavorare". 
Su Taurino: "E' bravo, ha un'idea di calcio ben precisa, abbiamo iniziato da poco a fare quello che ci chiede, ma sono sicuro che lo seguiremo alla grande". 
Sulla passeggiata: "Me l'aspettavo un po' più lunga, ma va bene così, sono contento di questi primi giorni di lavoro". 
Sui compagni di difesa: "Come reparto non abbiamo ancora lavorato insieme, ma sto conoscendo bene i ragazzi, vediamo di trovare presto l'amalgama". 
Sulla bravura con i piedi: "Piace molto giocare con i piedi, ma tutto è in base alla squadra e in base a cosa chiede il mister.

A livello tattico, il saper giocare bene con i piedi può portarti a recuperare un avversario. Bisogna avere un equilibrio però e non rischiare, spesso si vedono gol su tanti errori in impostazione. Quando ci sono pericoli non bisogna vergognarsi di tirare la pallata a 50 metri in avanti". 
Sull'attaccante più forte affrontato: "Ne ho tanti in mente. Posso dire Gilardino, anche se era a fine carriera". 
Compagni già conosciuti: "Sì ho giocato con Aloi e Murano, ma conoscevo un po' quasi tutti". 
Su Murano: "Penso che Jacopo sia un attaccante forte, questa categoria gli sta un po' stretta. Bisogna dargli tempo e avere pazienza, può capitare a tutti di avere dei mesi difficili, spero che sia l'anno della sua svolta, sorprenderà tutti". 
Su un difetto: "Magari non essendo altissimo alcune volte non rischio le uscite. Penso che lo abbia detto mister Capuano, che stimo tantissimo non posso che parlarne bene". 
Su un modello: "E' difficile rivedersi in qualcuno, ovviamente sono cresciuto nel mito di Buffon, che da 20 anni è al massimo del calcio e ancora oggi c'è da imparare da lui". 
Poteva essere già prima ad Avellino: "Sì la stagione che ci fu il Covid e con Capuano ad Avellino ci fu una opportunità. Io ero a Terni, non giocavo molto, poi ci furono delle dinamiche nel dover chiudere la stagione lì. Dopo 2 anni vengo qui, con un po' di ritardo"
Sugli obiettivi: "E' ovvio che una piazza come questa meriti altre categorie, ma bisogna ragionare poco alla volta, vittoria dopo vittoria e poi andare avanti". 
Sulla nuova maglia: "Mi piace molto, è semplice, parlo della maglia verde, quella che useranno i ragazzi"
Supereroe preferito: "Batman, ho tatuato tutta la trilogia del Cavaliere Oscuro"
Su Dall'Oglio: 
"Ovvio che lo conosco, ci darà tanto"
Sul girone: "E' sempre stato il girone un po' più difficile, ma io penso che debbano essere gli altri ad essere intimoriti ad affrontare l'Avellino
".
La migliore stagione: "La prima fatta a Potenza".