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Biancu, 21 anni e 100 presenze con l'Olbia: "Prima la salvezza, poi vedremo"
Correva il 15 ottobre 2017, e l'Olbia era impegnata ad Arezzo: la gara fu vinta dai galluresi pe 0-1, e si vide per la prima volta tra i pro, seppur per soli 6', Roberto Biancu, allora 17enne. La settimana successiva il classe 2000 giocò titolare contro il Cuneo, vittoria per 4-1 dei suoi con tanto di assist per Daniele Ragatzu.
Ieri, nel recupero contro la Pro Sesto vinto 5-0, una sorta di fotocopia: assist per l'ex Cagliari, e in più il gol. A coronare perfettamente quella che per il centrocampista è stata la 100esima presenza con i sardi.
"Per me è stata una grande soddisfazione, non potevo festeggiare al meglio questo primo traguardo. Sono chiaramente però più contento per la vittoria di squadra, l'aver sbloccato subito il match ci ha aiutati, e siamo stati poi bravi a sfruttare le loro debolezze. Siamo stati finora troppo discontinui, ma lavoriamo bene, anche sull'aspetto mentale che forse ci ha penalizzato un po', sono certo che ne usciremo: nelle ultime gare abbiamo fatto bene": così, il giocatore ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.
Il pari di Vercelli sembra effettivamente aver dato la svolta: ma quando pesa, invece, affrontare la Lucchese che lotta per il vostro stesso obiettivo?
"Si, la gara contro la Pro Vercelli è stata per noi importantissima, volevamo far punti e abbiamo cercato in tutti i modi quella scossa che poi ci ha permesso di centrare un punto sicuramente prezioso, ci siamo sciolti a livello di testa, ma questo non significa che si debba abbassare la guardia: serve massima attenzione. A Lucca dovremo dare tutto, ma sono certo che porteremo a casa i tre punti".
Salvezza senza passare dai playout è quindi l'obiettivo?
"Assolutamente si, il primo step è quello. Siamo in fiducia, vediamo quel che può succedere una volta messo il primo mattoncino, che speriamo di mettere quanto prima".
Tre anni e mezzo dal tuo esordio nel calcio dei grandi: come ti senti maturato?
"Sono cresciuto molto sotto tutti i punti di vista, all'inizio ho faticato, ma poi, anche grazie all'ambiente ho preso fiducia. Credo di esprimermi meglio nella veste di trequartista, ma sono sempre pronto a giocare dove vuole il mister, l'importante è essere utile al gruppo, che per me ha fatto tanto: condividere lo spogliatoio con gente esperta come Pisano, La Rosa, Ragatzu, Giandonato, significa molto per un giovane, impari anche a stare fuori dal campo. Ma non voglio fermarmi, voglio ancora migliorare. E farò di tutto per crescere ancora".
Ieri, nel recupero contro la Pro Sesto vinto 5-0, una sorta di fotocopia: assist per l'ex Cagliari, e in più il gol. A coronare perfettamente quella che per il centrocampista è stata la 100esima presenza con i sardi.
"Per me è stata una grande soddisfazione, non potevo festeggiare al meglio questo primo traguardo. Sono chiaramente però più contento per la vittoria di squadra, l'aver sbloccato subito il match ci ha aiutati, e siamo stati poi bravi a sfruttare le loro debolezze. Siamo stati finora troppo discontinui, ma lavoriamo bene, anche sull'aspetto mentale che forse ci ha penalizzato un po', sono certo che ne usciremo: nelle ultime gare abbiamo fatto bene": così, il giocatore ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.
Il pari di Vercelli sembra effettivamente aver dato la svolta: ma quando pesa, invece, affrontare la Lucchese che lotta per il vostro stesso obiettivo?
"Si, la gara contro la Pro Vercelli è stata per noi importantissima, volevamo far punti e abbiamo cercato in tutti i modi quella scossa che poi ci ha permesso di centrare un punto sicuramente prezioso, ci siamo sciolti a livello di testa, ma questo non significa che si debba abbassare la guardia: serve massima attenzione. A Lucca dovremo dare tutto, ma sono certo che porteremo a casa i tre punti".
Salvezza senza passare dai playout è quindi l'obiettivo?
"Assolutamente si, il primo step è quello. Siamo in fiducia, vediamo quel che può succedere una volta messo il primo mattoncino, che speriamo di mettere quanto prima".
Tre anni e mezzo dal tuo esordio nel calcio dei grandi: come ti senti maturato?
"Sono cresciuto molto sotto tutti i punti di vista, all'inizio ho faticato, ma poi, anche grazie all'ambiente ho preso fiducia. Credo di esprimermi meglio nella veste di trequartista, ma sono sempre pronto a giocare dove vuole il mister, l'importante è essere utile al gruppo, che per me ha fatto tanto: condividere lo spogliatoio con gente esperta come Pisano, La Rosa, Ragatzu, Giandonato, significa molto per un giovane, impari anche a stare fuori dal campo. Ma non voglio fermarmi, voglio ancora migliorare. E farò di tutto per crescere ancora".
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