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Martone: "Playoff? La Serie B se la giocheranno le prime quattro di ogni girone"
tmwradio
Ospite: Nello Martone
A TUTTA C con Luca Calamai e Luca Bargellini
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Nuovo appuntamento con la trasmissione di TMW Radio A Tutta C, che questa mattina non ha ospitato solo il trequartista della Giana Erminio Andrea Franzoni, ma anche il Direttore Sportivo Nello Martone, con un lungo passato in Serie C. Del quale ha parlato a cominciare con una nota sugli imminenti playoff, un campionato dentro il campionato: "Per me la Serie B se la giocheranno le prime quattro di ogni girone, squadre costruite per vincere, mentre le altre giocheranno per partecipare e basta. Divido il 10% di possibilità per ogni squadra, il restante 10% tra Catania e Crotone".
A proposito di Serie B, nota alle neo promosse: "A Castellammare mister Pagliuca ha fatto un capolavoro, una squadra giovane e bella da vedere che correva come collettivo, supportata dal grande lavoro del direttore sportivo Matteo Lovisa. Possanzini? Insieme a Botturi può consacrarsi rimanendo un altro anno a Mantova. Credo però che il mister possa fare bene anche in Serie A, perché è un allenatore. E a mio parere c’è differenza tra allenatore e mister. L’allenatore è uno come Possanzini o De Zerbi, in grado di darti un’identità forte, mentre il mister ha più le caratteristiche di Mourinho, un gestore di uno spogliatoio, come a esempio ho avuto D’Angelo alla Casertana, perfetto nel darti stimoli e nel gestire il gruppo".
La nota conclusiva, va poi alle tante società che puntualmente sono penalizzate ed estromesse dalla categorie: "Il pesce puzza sempre dalla testa. Alcune proprietà dovrebbero essere tolte dal mondo del calcio, perché il calcio non si fa solo con i soldi, servono anche rapporti e idee. L’Alessandria ha pagato questo, ero stato contattato ma dopo una chiacchierata interlocutoria con loro ho capito subito che regnava l’anarchia. Si fa calcio come i dilettanti, questo è il problema della Serie C. È il mondo di mezzo tra il calcio vero della Serie B e quello dei dilettanti della Serie D”.
A proposito di Serie B, nota alle neo promosse: "A Castellammare mister Pagliuca ha fatto un capolavoro, una squadra giovane e bella da vedere che correva come collettivo, supportata dal grande lavoro del direttore sportivo Matteo Lovisa. Possanzini? Insieme a Botturi può consacrarsi rimanendo un altro anno a Mantova. Credo però che il mister possa fare bene anche in Serie A, perché è un allenatore. E a mio parere c’è differenza tra allenatore e mister. L’allenatore è uno come Possanzini o De Zerbi, in grado di darti un’identità forte, mentre il mister ha più le caratteristiche di Mourinho, un gestore di uno spogliatoio, come a esempio ho avuto D’Angelo alla Casertana, perfetto nel darti stimoli e nel gestire il gruppo".
La nota conclusiva, va poi alle tante società che puntualmente sono penalizzate ed estromesse dalla categorie: "Il pesce puzza sempre dalla testa. Alcune proprietà dovrebbero essere tolte dal mondo del calcio, perché il calcio non si fa solo con i soldi, servono anche rapporti e idee. L’Alessandria ha pagato questo, ero stato contattato ma dopo una chiacchierata interlocutoria con loro ho capito subito che regnava l’anarchia. Si fa calcio come i dilettanti, questo è il problema della Serie C. È il mondo di mezzo tra il calcio vero della Serie B e quello dei dilettanti della Serie D”.
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