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Ginestra: "Ribery farà infiammare l'Arechi. Futuro? Contatto con la Paganese"
Da calciatore Ciro Ginestra ha calcato alcuni dei palcoscenici più importanti del pallone di Serie B e C. Fra questi anche due che oggi, dopo tanti anni, hanno riabbracciato la Serie A come Salerno e Venezia. Su questo e molto altro l'ex attaccante oggi tecnico si è espresso ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com:
Mister, iniziamo dal Venezia. Molti sono rimasti incuriositi dal mercato fatto dai lagunari, lontano da quello che è solitamente fanno le società neo promosse. Che ne pensa?
"Prima di tutto sono felice per Zanetti, così come per Collauto e Poggi. Tre grandi professionisti con cui ho avuto la possibilità di giocare. La scelta che hanno fatto è molto coraggiosa, perché punta su giovani talenti che possono imporsi e in futuro creare anche un patrimonio per il club. Da apprezzare il lavoro di scouting che c'è dietro a questo tipo di scelta. Una cosa è certa, bisognerà dar loro tempo".
La Salernitana, invece, ha puntato su elementi di esperienza. L'ultimo dei quali un certo Franck Ribery.
"Il francese in una piazza passionale come Salerno non potrà far altro che bene. Si tratta di una città che vive di calcio e con lui l'Arechi regalerà emozioni, complicando non poco la vita di qualsiasi avversario. È vero che la tenuta atletica non è più quella di un tempo ma le qualità sono ancora di primissimo livello. E in un contesto tattico come quello di Castori, assieme ad una punta strutturata come Simy, potrà far bene".
Lasciando la Serie A per la Lega Pro, il campionato che per ultimo ha vissuto la protagonista, che idea si è fatto sui tre gironi?
"Per quello che ho intravisto nei primi match ho notato un buon livello generale, che aiuterà le varie squadre nella consueta lotta che c'è in C. Padova e Modena, nel Girone A e B, mi sembrano le squadre più attrezzate, mentre nel C vedo una sfida a tre fra Avellino, Catanzaro e Bari. Le prime due hanno cambiato pochissimo, mentre i pugliesi hanno puntato su due fenomeni come Polito e Mignani per i ruoli di ds e allenatore".
Chiudiamo col suo futuro. Si è parlato per lei della panchina della Paganese... (poi andata nelle mani di Grassadonia)
"C'è stato un contatto, così come col Renate. Io e il mio staff per adesso continuiamo ad andare a giro per vedere partite e aggiornarci. Sicuramente ho tanta voglia di rimettermi in gioco, in una situazione che mi permetta di fare un calcio propositivo e divertente".
Mister, iniziamo dal Venezia. Molti sono rimasti incuriositi dal mercato fatto dai lagunari, lontano da quello che è solitamente fanno le società neo promosse. Che ne pensa?
"Prima di tutto sono felice per Zanetti, così come per Collauto e Poggi. Tre grandi professionisti con cui ho avuto la possibilità di giocare. La scelta che hanno fatto è molto coraggiosa, perché punta su giovani talenti che possono imporsi e in futuro creare anche un patrimonio per il club. Da apprezzare il lavoro di scouting che c'è dietro a questo tipo di scelta. Una cosa è certa, bisognerà dar loro tempo".
La Salernitana, invece, ha puntato su elementi di esperienza. L'ultimo dei quali un certo Franck Ribery.
"Il francese in una piazza passionale come Salerno non potrà far altro che bene. Si tratta di una città che vive di calcio e con lui l'Arechi regalerà emozioni, complicando non poco la vita di qualsiasi avversario. È vero che la tenuta atletica non è più quella di un tempo ma le qualità sono ancora di primissimo livello. E in un contesto tattico come quello di Castori, assieme ad una punta strutturata come Simy, potrà far bene".
Lasciando la Serie A per la Lega Pro, il campionato che per ultimo ha vissuto la protagonista, che idea si è fatto sui tre gironi?
"Per quello che ho intravisto nei primi match ho notato un buon livello generale, che aiuterà le varie squadre nella consueta lotta che c'è in C. Padova e Modena, nel Girone A e B, mi sembrano le squadre più attrezzate, mentre nel C vedo una sfida a tre fra Avellino, Catanzaro e Bari. Le prime due hanno cambiato pochissimo, mentre i pugliesi hanno puntato su due fenomeni come Polito e Mignani per i ruoli di ds e allenatore".
Chiudiamo col suo futuro. Si è parlato per lei della panchina della Paganese... (poi andata nelle mani di Grassadonia)
"C'è stato un contatto, così come col Renate. Io e il mio staff per adesso continuiamo ad andare a giro per vedere partite e aggiornarci. Sicuramente ho tanta voglia di rimettermi in gioco, in una situazione che mi permetta di fare un calcio propositivo e divertente".
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