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Finisce l'era Urbano. Il Bari gli deve tanto, buona strada mister...
domenica 28 maggio 2017, 15:30In Primo Piano
di Francesco Grossi
per Tuttobari.com

Finisce l'era Urbano. Il Bari gli deve tanto, buona strada mister...

E' giunta al termine l'avventura di Corrado Urbano come tecnico della Primavera barese. Tre anni molto intensi, con tante soddisfazioni e altrettante cadute. Uomo di spessore, prima che tecnico preparato, ha lasciato un'impronta decisiva nel settore giovanile barese, e vale la pena rammentarne il cammino.  

Bastone e carota, questo, in due parole, il metodo di Corrado Urbano. Allenamenti a volte durissimi, sfuriate, faccia a faccia con i suoi giocatori, atteggiamenti vulcanici in campo ma, d'altro lato, anche parole di conforto, stima e fiducia nei suoi uomini. Al contempo, analisi lucidissime a fine gara, scarsa attitudine a cercare alibi e molta correttezza nei confronti di avversari e addetti ai lavori. 

Su tutto, spicca il primo anno della sua gestione, un anno formidabile come in Puglia non se ne vedevano da oltre un decennio, terminato in seconda posizione con l'accesso diretto ai play-off davanti a squadre decisamente più attrezzate come Lazio, Napoli, Palermo, Empoli e Catania. Un 4-2-3-1, oliato alla perfezione, capace di sbriciolare avversari prestigiosi, di segnare 50 gol e perfino di battere la Lazio a Formello, interrompendo una imbattibilità che durava da oltre quattro anni.

Più faticosi gli altri due anni, complici anche gli stravolgimenti societari e i rubinetti che iniziavano a chiudersi. Un nono posto, inficiato da un pessimo girone d'andata, e la settima posizione nel campionato appena concluso, con tanti rimpianti ma con la consapevolezza di essere in ogni caso la prima squadra di serie B in quello che era probabilmente il girone più difficile della categoria.

Tanti i ragazzi cresciuti e sbocciati sotto la sua gestione. In primis, l'oculata gestione dei due gioiellini Scalera e Castrovilli, ancora molto acerbi quando il tecnico ciociaro sedette per la prima volta sulla panchina barese, e rivenduti due anni e mezzo dopo per cifre record. Così come non dimenticare i tanti ragazzi portati in prima squadra e capaci, alcuni di essi, anche di esordire con la maglia del galletto. E se si riesce in questo, la Primavera ha realmente centrato il suo obiettivo.

Il Bari deve tanto a Corrado Urbano, probabilmente più di quanto lui deve al Bari. E dunque buona strada, mister.