Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / bari / In Primo Piano
Omonimi in biancorosso: i Marcolini. Antonio e Michele, padre e figlio con il Bari nel destinoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 12 maggio 2020, 13:00In Primo Piano
di Gianmaria De Candia
per Tuttobari.com

Omonimi in biancorosso: i Marcolini. Antonio e Michele, padre e figlio con il Bari nel destino

Tra i tantissimi calciatori che hanno indossato la casacca del Bari, alcuni hanno un fattore comune: il cognome. In questa settima puntata della rubrica omonimi in biancorosso, si parlerà di Antonio e Michele Marcolini

Il primo fu tesserato dai galletti nell'estate 1972 dal Savona, voluto fortemente dal neo mister Regalia. Nella prima stagione di Serie B l'attaccante collezionò 30 presenze e 2 reti, realizzate nelle vittorie contro Mantova e Reggina. Un campionato non particolarmente incisivo e fortunato per la squadra, concluso all'undicesimo posto in graduatoria. Andò addirittura peggio nella successiva, caratterizzata dalla retrocessione in terza serie. Solo 20 apparizioni e nessuna marcatura per il classe '50, che a fine stagione passò al Grosseto, concludendo così la sua avventura in Puglia, il momento più alto della sua carriera calcistica. 

Nel 1997 approdò in biancorosso il figlio Michele, giunto a Bari alla medesima età del padre (22 anni). Il centrocampista centrale, reduce da tre stagioni in C1 tra le fila del Sora, fu tra i rinforzi della formazione appena promossa in Serie A sotto la guida tecnica di Fascetti. Nonostante un background inferiore rispetto ai compagni, riuscì a ritagliarsi 12 presenze (esordio nel ko del 'Luigi Ferraris' contro la Sampdoria) e una rete, decisiva nel 2-0 sul Napoli. Il suo status crebbe notevolmente nell'annata seguente, dove fu schierato ben 22 volte da titolare con la maglia numero 10 sulle spalle (lasciata vuota dal tedesco Doll) al fianco di De Ascentis. 

La stagione 1999-2000 fu la più significativa sia per il numero di apparizioni complessive (27) che per marcature realizzate (2). In questi tre anni i galletti fecero sognare i supporter tra salvezze tranquille e storiche vittorie nei big match, grazie anche alla dinamicità e alle geometrie di Michele, divenuto uno dei punti fermi dell'allenatore. Il ciclo della squadra e del ragazzo si concluse però al termine del quarto campionato, ultimo posto e trasferimento al Vicenza. Nel complesso Michele lasciò a quota 96 presenze e 6 reti, dati che sintetizzano perfettamente il suo importante contributo.

Nel novembre 2018 una brutta notizia scosse profondamente la famiglia Marcolini: la tragica scomparsa di Antonio, gettatosi da un cavalcavia dell'autostrada A10.