Com'è cambiato il Bari: un portiere e un centrocampista in meno. Le sette punte scendono a sei

Il calciomercato invernale ha ormai chiuso i battenti. Per il Bari non è stata una sessione ricca di colpi in entrata, ma sono state comunque diverse le operazioni definite dal ds Giancarlo Romairone. Per meglio comprendere le idee e le logiche di questi cambiamenti, si può effettuare un confronto tra la rosa presente prima del mercato e quella successiva alla chiusura di ieri.

Tra i pali non saranno più quattro i portieri biancorossi. Ad aver salutato la squadra è stato il giovane Luca Liso, classe 2002 sceso in Serie D al San Giorgio-Sedico. Frattali, Marfella e Fiory, invece, completano il reparto. Si è deciso, inoltre, di non mandare in prestito un patrimonio come il dodicesimo napoletano per cui, a detta del diesse ligure, sarebbe in prossimità anche un rinnovo di contratto.

Non è cambiato nulla in difesa. Eccezion fatta per Esposito, da tempo messo fuori lista e venduto alla Juve Stabia, i difensori centrali restano capitan Di Cesare, Sabbione, Celiento, Minelli e Perrotta. Quest’ultimo è stato l’unico ad essere veramente in bilico ma, visti i suoi rifiuti e con il mancato arrivo di Diakite, tutto è rimasto invariato.

Sulle fasce di centrocampo ci sono da registrare le novità maggiormente importanti. In cambio di D’Orazio, i galletti hanno ottenuto Sarzi Puttini, su cui punta Romairone che proprio oggi lo ha definito un calciatore assolutamente da scoprire. Così come Rolando dovrà continuare a portare ulteriore spinta in avanti. I due acquisti si sono aggiunti a Ciofani, Andreoni e Semenzato. Diversamente Corsinelli, scomparso dai radar di mister Auteri, si è diretto a Novara. In mezzo al campo conferme in blocco per Maita, De Risio, Bianco e Lollo, mentre Hamlili, ai margini del progetto, è finito al Gubbio dell’ex Torrente.

Movimenti anche nel reparto offensivo, che è stato diminuito da sette a sei unità. Gli addii più amari sono stati quelli di Simeri e Montalto, ceduti rispettivamente all’Ascoli e alla Reggina. L’autentico fiore all’occhiello è stato certamente l’arrivo di Cianci, attuale vicecapocannoniere del girone C. L’ex Potenza si è aggiunto ad Antenucci nel ruolo di prima punta, con Marras, D’Ursi, Candellone e Citro a chiudere il tridente.