Polito e le promozioni. Già tre in carriera: due da portiere e una da diesse

Ciro Polito è senza dubbio il grande protagonista di questo calciomercato estivo. In un Bari obbligato a centrare quella Serie B sfumata nello scorso biennio, toccherà a lui costruire una rosa all’altezza dell’ambizioso obiettivo. Un’impresa che si preannuncia assolutamente non facile, viste le difficoltà nel liberarsi di numerosi galletti che non rientrano più nel nuovo progetto, ma altrettanto stimolante per il giovane diesse biancorosso, già autore di tre promozioni nel corso della sua carriera.

Il primo salto di categoria corrispose proprio alla sua prima vera stagione da debuttante in prima squadra. Poco più che diciannovenne, Polito festeggiò la promozione in Serie A con la capolista Salernitana, che nel 1998 tornò in massima serie esattamente dopo mezzo secolo dall’unica volta. Aggregato da Delio Rossi come terzo portiere alle spalle di Daniele Balli ed Andrea Ivan, non riuscì a racimolare neanche una presenza, ma si godette comunque da vicino le prodezze del trascinatore Marco Di Vaio, laureatosi capocannoniere con ben 21 gol dopo averne segnati appena 3 a Bari un anno prima.

L’ultima gioia da calciatore avvenne tra le file del Catania, che chiuse al secondo posto in classifica ottenendo l’accesso in Serie A che mancava da 23 anni. Anche nel campionato 2005/06 Polito non fu titolare, ma a differenza della promozione con la Salernitana scese in campo in un’occasione, partendo dall’inizio nella vittoria per 1-0 in casa del Pescara. In attacco si mise in mostra pure un altro ex galletto: Gionatha Spinesi risultò il miglior marcatore rossazzurro grazie ai suoi 23 centri.

Nell’odierno ruolo di direttore sportivo, Polito ha invece guadagnato la terza promozione personale, in questo caso conquistando non la Serie A bensì la B. Nel 2018/19, infatti, insieme a mister Caserta, suo ex compagno di squadra sia con il Catania che con la Juve Stabia, trionfò da autentico leader in Campania. Le vespe gialloblù dominarono il girone C al termine di una cavalcata trionfale: oltre a fregiarsi del titolo di miglior difesa con 18 gol subiti, vinsero 22 partite mentre ne persero soltanto due.