Quando... Mazzotta (in gol) e Misuraca giocarono il Mondiale Under-20

Nell’Italia che disputò il Mondiale Under 20 in Egitto, nel 2009,  c’erano anche un paio di elementi del Bari attuale, uno dei quali si distinse particolarmente in questa competizione. Stiamo parlando del terzino Antonio Mazzotta e del centrocampista Gianvito Misuraca, che all’epoca erano entrambi reduci dalla vittoria del tricolore Primavera con il Palermo.

Nella lista dei convocati per la rassegna iridata egiziana da parte del commissario tecnico Rocca, oltre ai due calciatori già citati, c’erano tanti atleti poi passati da Bari, come Romizi, Calderoni e Crescenzi. La stella del gruppo, però, era Giacomo Bonaventura, oggi alla Fiorentina. La rappresentativa azzurra, inserita in un girone con i padroni di casa africani, il Paraguay e Trinidad & Tobago, debuttò il 25 settembre 2009 al Cairo, contro i sudamericani, in una sfida che terminò a reti inviolate.

Tre giorni dopo, sempre nello scenario della Capitale egiziana, l’Italia ebbe la meglio di misura su Trinidad, con le reti di Albertazzi e Raggio Garibaldi, inframmezzate dal momentaneo pareggio di Clarence. Nel match contro l’Egitto, invece, fu quest’ultimo ad avere la meglio, grazie alle doppiette di Shoukri e Bogy, ed a nulla valsero i gol italiani di Eusepi ed ancora Albertazzi.

Comunque, i ragazzi di Rocca si qualificarono al turno successivo come migliore terza, andando ad incrociare agli ottavi di finale del torneo la Spagna, una delle favorite per la vittoria finale. Qui gli azzurri tirarono fuori un’impresa, con una bella affermazione per 3-1 firmata da una doppietta di Matteo Mustacchio e dal gol di Mazzarani.

Ai quarti, le legittime ambizioni azzurre si scontrarono contro l’Ungheria. Il vantaggio iniziale dei magiari su rigore, messo a segno da Vladimir Koman (che all’epoca era in forza proprio al Bari), venne pareggiato da una bella incursione in area di Mazzotta al minuto 82, con l’Italia già ridotta in dieci per la doppia ammonizione a Gentili. Nel finale, arrivarono poi i cartellini rossi per Bini e per l’ungherese Szekeres.

Ed ai supplementari, un turbinio di emozioni. Nemeth riportò avanti i suoi al 112’, ripreso un minuto dopo da Bonaventura. Pochi istanti dopo il pari, altro errore difensivo italico, con fallo di Albertazzi ed ennesima espulsione (nel frattempo, erano stati cacciati dal campo anche gli allenatori di ambedue le compagini).

L’Italia, ridotta ormai in 8 uomini, subì la rete del 3-2 al 117’, ancora da Nemeth, ed abbandonò la competizione. I magiari terminarono il torneo terzi, battuti in semifinale dal Ghana che avrebbe infine alzato il trofeo ai danni del Brasile.