Kallon, dalle occasioni create a quelle parole sulla tifoseria: ora il Bari ha una freccia in più

La presenza di Yayah Kallon è stata la grande novità nell'undici titolare schierato da Federico Giampaolo per la partita contro il Pisa, la prima della sua esperienza sulla panchina biancorossa. Il giocatore arrivato a gennaio dall'Hellas Verona, del resto, solo pochi giorni prima era tornato a lavorare con il gruppo dopo un lungo stop dovuto a una lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro, dalla quale ha comunque recuperato a tempo di record. 

Sicuramente bisognerà migliorare in pericolosità e precisione, ma soprattutto nella ripresa l'esterno è entrato in un paio di occasioni pericolose. Prima, Kallon è sgattaiolato sulla fascia per servire a Sibilli una palla che il trequartista non è riuscito a sfruttare, facendosi chiudere la porta in faccia da Nicolas. Poi ha fornito un'altra palla d'oro per Morachioli, sulla quale ancora una volta l'estremo difensore pisano è stato molto bravo, negando al numero settantasette la gioia di un gol che avrebbe portato in vantaggio la formazione di Giampaolo.

Nonostante venisse da una lunga assenza, Kallon è rimasto in campo per ben settantacinque minuti, e anche in virtù di questo aspetto la sua prestazione può dirsi sicuramente soddisfacente. Oltre alle già citate occasioni create, l'esterno è stato in grado di completare positivamente quattro dei cinque dribbling tentati, oltre ad aver vinto sette duelli su dieci e subito due falli. Una gara di sostanza e sacrificio, dunque, in linea con quell'impegno richiesto dalla curva in vista di questo finale di stagione.

Lo stesso Kallon, del resto, proprio della tifoseria ha parlato nelle interviste rilasciate dopo la gara. "Proprio per loro dobbiamo lavorare", ha affermato infatti il calciatore. "Ieri (il riferimento è al sostegno mostrato dalla curva in hotel, alla vigilia della partita, ndr) ho avuto i brividi, stavo per piangere. Ma non bisogna piangere, bisogna dare tutto sul campo perché la Bari lo merita".