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Dg Pontedera: "AlbinoLeffe forte, ma vorremmo giocare parecchie gare dei playoff"
"I numeri dicono che siamo una certezza, io mi avvicino invece al profilo che abbiamo delineato con quelli che sono stati questi nove anni in granata, nove anni dove aver centrato la salvezza sempre con largo anticipo equivaleva ai playoff: ormai può sembrare normale vedere il Pontedera in lotta per la Serie B, ma in un torneo con tante piazze blasonate, che hanno budget diversi dal nostro, rose più esperte non è mai facile. E come ogni interprete di questo gruppo, mi godo la soddisfazione avuta, già consapevole che ai prossimi nastri di partenza dovremmo ripartire con umiltà": così, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, il Dg del Pontedera Paolo Giovannini.
Numeri che fanno dormire sonni tranquilli, e magari programmare già la prossima stagione, cui accennava...
"Nel calcio quando si fa un bilancio non si tira una riga a fine anno, ma si inizia già a metà anno a parlare del futuro. O almeno, così abbiamo sempre fatto a Pontedera, avendo anche avuto la fortuna di centrare risultati che ci hanno permesso di programmare, situazione che ha poi creato un avantaggio anche sulle dirette concorrenti. Questo storico ci ha anche permesso di avere considerazione e credibilità all'esterno, anche con importanti club. Non nascondo che questo anno, dopo la rinuncia ai playoff della passata stagione, le dimissioni di due storici presidenti come Tagliagambe e Boschi, le mie incertezze sul rimanere in granata, ero molto preoccupato, ma siamo ripartiti con slancio e fiducia, e niente ha influito sul percorso".
Era l'11 maggio 2014, il Pontedera metteva ai paletti, nei playoff, il blasonato Lecce, vittorioso solo ai rigori: si può ripetere la storia?
"E' quello che tutti speriamo, vorremmo giocare più di una partita. E la settimana di lavoro dice questo, gli anni passati siamo arrivati più di rincorsa, quest'anno è stato fatto qualcosa di diverso, ma non dimentichiamoci che abbiamo davanti un avversario forte, che fisicamente sta benissimo: abbiamo affrontato l'AlbinoLeffe 15 giorni fa, al netto del pareggio ci siamo accorti che ha una caratura importante, e in più ha anche i due risultati su tre a favore. A ogni modo, come ho detto, speriamo non sia l'ultima e unica partita nostra nei playoff".
Numeri che fanno dormire sonni tranquilli, e magari programmare già la prossima stagione, cui accennava...
"Nel calcio quando si fa un bilancio non si tira una riga a fine anno, ma si inizia già a metà anno a parlare del futuro. O almeno, così abbiamo sempre fatto a Pontedera, avendo anche avuto la fortuna di centrare risultati che ci hanno permesso di programmare, situazione che ha poi creato un avantaggio anche sulle dirette concorrenti. Questo storico ci ha anche permesso di avere considerazione e credibilità all'esterno, anche con importanti club. Non nascondo che questo anno, dopo la rinuncia ai playoff della passata stagione, le dimissioni di due storici presidenti come Tagliagambe e Boschi, le mie incertezze sul rimanere in granata, ero molto preoccupato, ma siamo ripartiti con slancio e fiducia, e niente ha influito sul percorso".
Era l'11 maggio 2014, il Pontedera metteva ai paletti, nei playoff, il blasonato Lecce, vittorioso solo ai rigori: si può ripetere la storia?
"E' quello che tutti speriamo, vorremmo giocare più di una partita. E la settimana di lavoro dice questo, gli anni passati siamo arrivati più di rincorsa, quest'anno è stato fatto qualcosa di diverso, ma non dimentichiamoci che abbiamo davanti un avversario forte, che fisicamente sta benissimo: abbiamo affrontato l'AlbinoLeffe 15 giorni fa, al netto del pareggio ci siamo accorti che ha una caratura importante, e in più ha anche i due risultati su tre a favore. A ogni modo, come ho detto, speriamo non sia l'ultima e unica partita nostra nei playoff".
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