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Capuano si presenta: "Attendevo l'Avellino dal '96. Voglio aprire un ciclo"
Il neo allenatore dell’Avellino Ezio Capuano ha parlato in conferenza stampa della nuova avventura spiegando che aspettava di sedere sulla panchina irpina dal lontano ‘96: “Aspettavo una chiamata dall’Avellino dal 1996, sono fiero e orgoglioso di allenarlo perché ho sempre avuto questo obiettivo. Vorrei aprire un ciclo ad Avellino perché mi ritengo un guerriero in grado di conquistarlo, ma prima dobbiamo pensare a salvarci. Durante la mia carriera ho rischiato di autodistruggermi perché in questo mondo non bisogna dire mai quel che si pensa, mentre io sono istintivo e la pago. Ho dalla mia parte l'esperienza necessaria per migliorare le cose e non ho paura di nessuno, del Bari, della Ternana o della Reggina. Non sono un debole. - continua Capuano come riporta Tuttoavellino.it - Voglio conquistare questa piazza con il lavoro, il sudore e i risultati sul campo. Castellammare? È un episodio di 12 anni fa, giocammo quella partita a porte chiuse perché trovarono delle bombe nello stadio. La notte prima un ragazzo a cui voglio bene (era Castaldo, ndr) stette male. L'Avellino era la squadra più forte del campionato, lo battemmo, e non mi vergogno di quella situazione. Ora darei due litri di sangue per salvare l'Avellino".
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