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Caso scommesse. Forte ha già reso dichiarazioni volontarie, a breve lo farà PastinaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 18 aprile 2024, 09:48Serie B
di Claudia Marrone

Caso scommesse. Forte ha già reso dichiarazioni volontarie, a breve lo farà Pastina

La notizia di ieri è ormai nota a tutti. A conclusione delle indagini emerse lo scorso 1° dicembre, quando la Guardia di Finanza aveva effettuato una perquisizione a casa del difensore del Benevento Christian Pastina, sequestrando i suoi dispositivi digitali a seguito di un procedimento penale relativo alle scommesse, son stati notificati avvisi al citato giocatore, a Gaetano Letizia della Feralpisalò, a Francesco Forte del Cosenza e a Enrico Brignola del Catanzaro, con invece supplemento di indagine per il bomber della Cremonese Massimo Coda.

Gli indagati, come da prassi, avranno quindici giorni di tempo per difendersi (o facendosi ascoltare o con una memoria), ma, se le accuse fossero confermate, rischiano un minimo di tre anni di squalifica, eccezion fatta in caso di patteggiamento o collaborazione, situazioni che porterebbero a uno sconto della pena unito a piani terapeutici e attività di rilievo sociale.


A ogni modo, quest'oggi, è Il Mattino-ed. Benevento, a ricostruire la vicenda, spiegando che Forte ha già reso dichiarazioni volontarie intanto alla magistratura ordinaria, e lo stesso dovrebbe fare a breve Pastina, che ha sempre negato di aver scommesso sul calcio, "mentre avrebbe ammesso puntate solo alle slot machine, spiegando che il suo conto gioco era in uso anche all’ex compagno Letizia. Parallelamente, le indagini della Procura di Benevento proseguono, considerata la natura complessa degli accertamenti da effettuare, la necessità di rilevare tracciabilità dei movimenti bancari alla base delle scommesse, dei messaggi attraverso cui venivano stabilite le puntate (somme e partite) e dello scambio reciproco di informazioni. In particolare, sarebbe emerso che molte discussioni avvenivano sulle chat della Playstation 5. Tra gli elementi acquisiti a carico degli indagati ci sarebbe altresì anche il sequestro di 30 mila euro in contanti presso l’abitazione di uno dei prestanome che effettuavano materialmente le giocate, sul cui conto corrente sarebbero transitati all’incirca 900mila euro".

Al netto di tutto, occorre ricordare che il Benevento - club nel quale militavano gli atleti all'epoca dei fatti contestati - non è coinvolto come club nelle indagini, visto che su illeciti riguardanti le scommesse le società non rispondono di responsabilità oggettiva.