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Il Cesena vede la Serie B. Silvestri: "Manca poco, aspettiamo solo la matematica"
"Manca poco per la Serie B, aspettiamo la matematica ovviamente. A oggi, così come quando sono arrivato ad Avellino, ho fatto lo step mentale necessario. Così come l’ho fatto quando ho lasciato Potenza e sono arrivato ad Avellino, approdando in una piazza che ti valorizza tanto, ma che non è una piazza facile. Non mi sono mai mancati carattere e personalità, però mi mancava quello step mentale in più necessario per far bene": in una lunga intervista rilasciata a virgliosport.it, esordisce così il difensore del Cesena Luigi Silvestri.
Che prosegue poi: "Mi sentivo già pronto 2-3 anni fa al salto di categoria. Non vedo tanta differenza tra Serie C e Serie B, anche se forse c’è un po’ di qualità in più. Ho visto tanti miei ex compagni, come Dossena e Carriero per esempio, fare il salto e fare bene. Dossena gioca addirittura in Serie A. Anche in B hanno due braccia e due gambe come noi insomma, è una categoria tutta da scoprire per me, non avendola mai fatta".
In chiusura, l'esperto calciatore dice la sua sui playoff: "Se devo fare un nome, dico Avellino. Tifo per loro, perché è lì che sono cambiato, sono maturato e cresciuto. Ho lasciato un bel ricordo e loro lo hanno lasciato a me. Stanno superando un momento negativo, ma contano le ultime cinque partite di campionato, quelle ti dicono chi sei veramente. Poi ci sono tante altre squadre attrezzate, come Vicenza, Padova, Torres e lo stesso Benevento, che ha mantenuto l’ossatura della B con giocatori importanti”.
Che prosegue poi: "Mi sentivo già pronto 2-3 anni fa al salto di categoria. Non vedo tanta differenza tra Serie C e Serie B, anche se forse c’è un po’ di qualità in più. Ho visto tanti miei ex compagni, come Dossena e Carriero per esempio, fare il salto e fare bene. Dossena gioca addirittura in Serie A. Anche in B hanno due braccia e due gambe come noi insomma, è una categoria tutta da scoprire per me, non avendola mai fatta".
In chiusura, l'esperto calciatore dice la sua sui playoff: "Se devo fare un nome, dico Avellino. Tifo per loro, perché è lì che sono cambiato, sono maturato e cresciuto. Ho lasciato un bel ricordo e loro lo hanno lasciato a me. Stanno superando un momento negativo, ma contano le ultime cinque partite di campionato, quelle ti dicono chi sei veramente. Poi ci sono tante altre squadre attrezzate, come Vicenza, Padova, Torres e lo stesso Benevento, che ha mantenuto l’ossatura della B con giocatori importanti”.
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