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Il mare magnum della recompra: Mandragora e gli altri, quanti casi in A
"Proporremo di abolire il diritto di recompra". Lo ha annunciato il presidente federale Gabriele Gravina, confermando le indiscrezioni trapelate nelle ultime settimane. Una novità che era stata introdotta soltanto l'anno scorso dal commissario Fabbricini e, se il consiglio federale del prossimo 2 aprile confermerà le intenzioni del numero uno di via Allegri, avrebbe vita davvero breve. A giugno 2018, in fin dei conti, la FIGC si era semplicemente adeguata a una prassi già diffusa tra le nostre società, ufficializzando un tipo di accordo che in realtà era già diffuso e che difficilmente potrà essere impedito sul piano dei rapporti privati tra società, ma soltanto limitato dal punto di vista federale.
In attesa di sapere cosa decideranno Gravina e la sua federcalcio, e anche di conoscere le altre novità in arrivo dalla FIFA, che da tempo sta valutare di vietare i prestiti, sono tanti i casi che interessano la Serie A. E, per quanto sia da escludere che la riforma possa incidere su accordi già in essere, ricordare le situazioni più eclatanti che interessano il nostro massimo campionato. Non quella di Emil Audero: la Sampdoria ha infatti riscattato il giovane portiere dalla Juventus, che ha rinunciato alla possibilità di controriscatto, riacquisto o recompra che dir si voglia.
La società bianconera è comunque tra quelle che più hanno fatto ricorso a questo tipo di operazioni. È il caso di Rolando Mandragora: arrivato all'Udinese per 20 milioni, potrebbe tornare a Torino per 26. Anche l'accordo con la Fiorentina per Marko Pjaca prevede un'opzione simile, addirittura con le stesse cifre: i viola potrebbero infatti riscattare il croato per 20 milioni, salva la possibilità per la Juve di controriscattarlo a 26. Cambiano i numeri, non la sostanza, nel caso di Riccardo Orsolini: diritto di riscatto per il Bologna a 7 milioni, controriscatto fissato al doppio.
Non solo Juve: anche l'Inter ha gradito la possibilità della recompra. È il caso di Ionut Radu: è a Genoa, ma i nerazzurri potrebbero ricomprarlo a 12 milioni a fine stagione. O di Marco Carraro, all'Atalanta con diritto di riacquisto da parte della società meneghina. Da nord a sud: il Napoli ha prestato Roberto Inglese, che il Parma potrà riscattare e poi vedersi controriscattare dai partenopei. Tra Roma e Bergamo, Marco Tumminello è finito al Lecce: i giallorossi detengono comunque il diritto di ricompra già fissato a 13 milioni per la prossima estate. E poi ci sono gli affari con l'estero, in entrata e in uscita: il Sassuolo ha imbastito questo tipo di operazione con il Barcellona per Marlon, mentre la Sampdoria ha ceduto Dawid Kownacki al Fortuna Dusseldorf riservandodi la possibilità di riportarlo in Italia. È un mare magnum, in cui i giovani la fanno ovviamente da padroni, quello che potrebbe essere rivoluzionato da qui a meno di un mese.
In attesa di sapere cosa decideranno Gravina e la sua federcalcio, e anche di conoscere le altre novità in arrivo dalla FIFA, che da tempo sta valutare di vietare i prestiti, sono tanti i casi che interessano la Serie A. E, per quanto sia da escludere che la riforma possa incidere su accordi già in essere, ricordare le situazioni più eclatanti che interessano il nostro massimo campionato. Non quella di Emil Audero: la Sampdoria ha infatti riscattato il giovane portiere dalla Juventus, che ha rinunciato alla possibilità di controriscatto, riacquisto o recompra che dir si voglia.
La società bianconera è comunque tra quelle che più hanno fatto ricorso a questo tipo di operazioni. È il caso di Rolando Mandragora: arrivato all'Udinese per 20 milioni, potrebbe tornare a Torino per 26. Anche l'accordo con la Fiorentina per Marko Pjaca prevede un'opzione simile, addirittura con le stesse cifre: i viola potrebbero infatti riscattare il croato per 20 milioni, salva la possibilità per la Juve di controriscattarlo a 26. Cambiano i numeri, non la sostanza, nel caso di Riccardo Orsolini: diritto di riscatto per il Bologna a 7 milioni, controriscatto fissato al doppio.
Non solo Juve: anche l'Inter ha gradito la possibilità della recompra. È il caso di Ionut Radu: è a Genoa, ma i nerazzurri potrebbero ricomprarlo a 12 milioni a fine stagione. O di Marco Carraro, all'Atalanta con diritto di riacquisto da parte della società meneghina. Da nord a sud: il Napoli ha prestato Roberto Inglese, che il Parma potrà riscattare e poi vedersi controriscattare dai partenopei. Tra Roma e Bergamo, Marco Tumminello è finito al Lecce: i giallorossi detengono comunque il diritto di ricompra già fissato a 13 milioni per la prossima estate. E poi ci sono gli affari con l'estero, in entrata e in uscita: il Sassuolo ha imbastito questo tipo di operazione con il Barcellona per Marlon, mentre la Sampdoria ha ceduto Dawid Kownacki al Fortuna Dusseldorf riservandodi la possibilità di riportarlo in Italia. È un mare magnum, in cui i giovani la fanno ovviamente da padroni, quello che potrebbe essere rivoluzionato da qui a meno di un mese.
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