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Pres. Pescara: "Mondo multirazziale: i vertici diano esempio"
Ferma e decisa la posizione del Pescara, che va anche contro certi suoi supporters per dire con forza "no al razzismo". Dopo il tweet nel quale è di fatto allontanato dal club un tifoso che non gradiva la tematica del razzismo come causa da sposare, i microfoni di Tuttomercatoweb.com hanno contattato il presidente del Delfino Daniele Sebastiani per un commento in merito; allargando poi il discorso anche al campo e al calcio giocato.
Non è passata inosservata la risposta data a un tifoso, allontanato di fatto dal club perché razzista.
"E' un discorso che sta a cuore a tutti, il mondo è oggi multirazziale e non si capisce perché non si debbano accettare persone che hanno solo un colore della pelle diverso dal nostro. In questo paese ci sono molte contraddizioni, è una di queste".
Di razzismo se ne parla molto anche per gli episodi successi con le Nazionali: perché le istituzioni latitano o tardano a intervenire?
"Ci sono certe situazioni che escono veramente fuori dalla normalità, il razzismo non è un concetto sensato ma credo che questo tutti lo sappiano: e proprio per questo tutti dovrebbero assumersi le proprie responsabilità. Le istituzioni? Qualcuno prima di schierarsi riflette sulle conseguenze, chiamiamole così, ma certe questioni non ammettono se e ma. E loro dovrebbero far la loro parte, che è una priorità, perché è dai vertici che arriva l'esempio".
Finale di Champions League a Istanbul: giusto giocarla in Turchia o questione da rivedere?
"Tutto ciò che va rivisto è una sconfitta. Ma se spostare il luogo della finale servisse a evitare gravi ripercussioni, sono d'accordo nel cambiarla".
Non solo extra campo, c'è anche il rettangolo verde: Zauri cambia modulo e il Pescara ritrova il sorriso.
"Il mister non è integralista, ma molto intelligente, e quando ha visto che qualcosa non andava ha cambiato e apportato delle correzioni che ci hanno permesso di centrare un risultato storico, che assume ora più valore perché l'Ascoli è una candidata alla promozione in A. Sabato ci attende la gara contro lo Spezia, una formazione apparentemente in crisi che per me ha invece solo raccolto meno di quanto avrebbe meritato: dovremmo mettere in campo la stessa grinta, lo stesso impegno, la stessa determinazione e la stessa voglia visti nelle Marche. Così potremmo giocarcela contro tutti".
Soddisfatto quindi di questo Pescara?
"Assolutamente si".
Non è passata inosservata la risposta data a un tifoso, allontanato di fatto dal club perché razzista.
"E' un discorso che sta a cuore a tutti, il mondo è oggi multirazziale e non si capisce perché non si debbano accettare persone che hanno solo un colore della pelle diverso dal nostro. In questo paese ci sono molte contraddizioni, è una di queste".
Di razzismo se ne parla molto anche per gli episodi successi con le Nazionali: perché le istituzioni latitano o tardano a intervenire?
"Ci sono certe situazioni che escono veramente fuori dalla normalità, il razzismo non è un concetto sensato ma credo che questo tutti lo sappiano: e proprio per questo tutti dovrebbero assumersi le proprie responsabilità. Le istituzioni? Qualcuno prima di schierarsi riflette sulle conseguenze, chiamiamole così, ma certe questioni non ammettono se e ma. E loro dovrebbero far la loro parte, che è una priorità, perché è dai vertici che arriva l'esempio".
Finale di Champions League a Istanbul: giusto giocarla in Turchia o questione da rivedere?
"Tutto ciò che va rivisto è una sconfitta. Ma se spostare il luogo della finale servisse a evitare gravi ripercussioni, sono d'accordo nel cambiarla".
Non solo extra campo, c'è anche il rettangolo verde: Zauri cambia modulo e il Pescara ritrova il sorriso.
"Il mister non è integralista, ma molto intelligente, e quando ha visto che qualcosa non andava ha cambiato e apportato delle correzioni che ci hanno permesso di centrare un risultato storico, che assume ora più valore perché l'Ascoli è una candidata alla promozione in A. Sabato ci attende la gara contro lo Spezia, una formazione apparentemente in crisi che per me ha invece solo raccolto meno di quanto avrebbe meritato: dovremmo mettere in campo la stessa grinta, lo stesso impegno, la stessa determinazione e la stessa voglia visti nelle Marche. Così potremmo giocarcela contro tutti".
Soddisfatto quindi di questo Pescara?
"Assolutamente si".
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