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Grassani (avvocato Napoli): "Decisione di non andare a Torino è della ASL, non del club"
Mattia Grassani, avvocato del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Anch'Io lo Sport in onda su RadioRai: "In caso di contatti stretti e quarantena a decidere sono le ASL del territorio. Quello che mi indigna è che ci siano persone che ipotizzano l'esistenza di ASL che possano condizionare le gare in base agli interessi, senza pensare alla salute della gente. Credo che questo sia un ruolo primario, con un campionato che si deve disputare ma non a rischio della salute delle persone. Il Napoli ha documentato alla FIGC, alla Lega e al Giudice Sportivo che non è stata una propria decisione quella di non andare a Torino, bensì delle autorità competenti".
Adesso 3-0 a tavolino e punto di penalizzazione?
"Se il Giudice Sportivo agisse in questo senso lo sport perderebbe l'occasione per dare un messaggio chiaro, ovvero che non si deve giocare a tutti i costi a prescindere dal bene superiore della salute".
Il protocollo?
"Quello del 18 giugno dà alle ASL giurisdizione esclusiva per la disputa delle gare. Se si vuole cambiare qualcosa bisogna modificare tale protocollo e il Ministero ha confermato questa competenza. Per quanto riguarda le competizioni internazionali c'è poi la ASL di Napoli che si è già espressa circa l'impossibilità di uscire dal territorio nazionale dando parere negativo".
Errori da parte della ASL di Genoa?
"Non credo si possa parlare di errori, ma di valutazioni differenti. A Genova probabilmente col senno del poi si è corso un rischio: detto questo non penso che si possa censurare il lavoro della ASL di Napoli che ha affrontato un tema che non può essere sottovalutato".
Il Napoli non ha rispettato la "bolla" dopo la positività di Zielinski?
"Non è mai stata ipotizzata una situazione del genere in tutto il carteggio con la ASL dei giorni scorsi".
Possibile una sospensione del campionato?
"Al momento non ci sono i presupposti, ma credo che debba essere stilato un piano B che ipotizzi un campionato più corto con l'assegnazione di tutti i titoli penso siano già allo studio".
Adesso 3-0 a tavolino e punto di penalizzazione?
"Se il Giudice Sportivo agisse in questo senso lo sport perderebbe l'occasione per dare un messaggio chiaro, ovvero che non si deve giocare a tutti i costi a prescindere dal bene superiore della salute".
Il protocollo?
"Quello del 18 giugno dà alle ASL giurisdizione esclusiva per la disputa delle gare. Se si vuole cambiare qualcosa bisogna modificare tale protocollo e il Ministero ha confermato questa competenza. Per quanto riguarda le competizioni internazionali c'è poi la ASL di Napoli che si è già espressa circa l'impossibilità di uscire dal territorio nazionale dando parere negativo".
Errori da parte della ASL di Genoa?
"Non credo si possa parlare di errori, ma di valutazioni differenti. A Genova probabilmente col senno del poi si è corso un rischio: detto questo non penso che si possa censurare il lavoro della ASL di Napoli che ha affrontato un tema che non può essere sottovalutato".
Il Napoli non ha rispettato la "bolla" dopo la positività di Zielinski?
"Non è mai stata ipotizzata una situazione del genere in tutto il carteggio con la ASL dei giorni scorsi".
Possibile una sospensione del campionato?
"Al momento non ci sono i presupposti, ma credo che debba essere stilato un piano B che ipotizzi un campionato più corto con l'assegnazione di tutti i titoli penso siano già allo studio".
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