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Roma, pochi ma spagnoli: quando un gol da fuori può fare la differenzaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 24 febbraio 2021, 08:30Serie A
di Dario Marchetti

Roma, pochi ma spagnoli: quando un gol da fuori può fare la differenza

A volte un tiro da fuori può cambiare la partita, ma non ditelo alla Roma che per tutti e novanta i minuti della sfida con il Benevento ha provato invano ad entrare in area con il pallone schiantandosi sul muro alzato da Pippo Inzaghi. I giallorossi, dal canto loro, sono il terzo miglior attacco del campionato e il diktat di Fonseca è chiaro: proporre sempre fino a infilare la difesa avversaria. Ogni tanto, però, serve anche ‘sporcare’ la partita con una giocata dal limite e la Roma ha i calciatori (Pellegrini, Dzeko, Mkhitaryan, Pedro, El Shaarawy e Veretout) per provare a risolvere la situazione in modo diverso. Eppure è una soluzione poco battuta dai giallorossi, solo dodicesimi in Serie A per tentativi di tiro da fuori area. E sia chiaro, non è un problema di precisione perché Dzeko e compagni trovano il gol con questo fondamentale una volta ogni 14 tiri effettuati, meglio fin qui hanno fatto solo Atalanta e Sampdoria.

Insomma, è una questione di quante volte realmente i calciatori della Roma ci provano perché ad oggi in campionato i gol da fuori si contano sulle dita di una mano, anzi di un piede, per giunta quasi sempre spagnolo.

Già, perché 3 delle quattro reti da fuori sono a firma iberica (Pedro contro l’Udinese, Carles Perez con il Benevento e Mayoral a Crotone), l’altra invece l’ha siglata Mkhitaryan in casa con il Parma. Quattro gol che non trovano aiuto nemmeno nei calci di punizione. A oggi la Roma non ha mai segnato da calcio da fermo diretto. Un problema che coinvolge anche le altre tre prime forze del campionato (Inter, Milan e Juve) e che in casa giallorossa risiede soprattutto nella mancanza di tiratori scelti presenti in rosa dopo la partenza di Kolarov. Spesso ci prova Lorenzo Pellegrini, ma senza i risultati sperati. E chissà che non possa iniziare a cambiare la gerarchia con l’avanzamento di Veretout, che qualche gol a Firenze su punizione lo ha fatto.