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L'agente Pino: "Fabbian mi ha colpito, gioca come un veterano. Motta il miglior tecnico"
tmwradio
La Voce dell’agente, rubrica di approfondimento sulla figura del procuratore a cura di AIACS-Assoagenti
Ospiti: Niccolo Ceccarini, Letterio Pino
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L'agente Letterio Pino, intervistato da TMW nel corso della rubrica La Voce dell'agente, fra i tanti temi toccati ha parlato anche dei giovani che lo hanno impressionato in questo campionato.
Il giocatore giovane che più ti ha impressionato finora in serie A?
"Zirkzee in Italia lo consideriamo giovane, ma per l'Europa è un vecchio di 30 anni (ride, ndr). Mi ha colpito molto Fabbian, soprattutto per come sta in campo. Bisogna avere coraggio di lanciare i giovani in campo, Fabbian gioca come un veterano ma è un classe 2003".
Chi ti ha colpito di più in questi due anni tra Motta, Italiano e Palladino?
"Io ho una passione per Thiago Motta, lo avevo visto quando allenava le giovanili del PSG. Proponeva gioco, voleva dare una mentalità di questo tipo. Quello che sta facendo a Bologna è sotto gli occhi di tutti, tolto Inzaghi probabilmente è il miglior allenatore che c'è in Italia. I migliori allenatori sono ex centrocampisti? Sì. Sono quelli abituati a ragionare, che hanno una visione di gioco che li porta ad essere avvantaggiati quando diventano allenatori".
Il giocatore giovane che più ti ha impressionato finora in serie A?
"Zirkzee in Italia lo consideriamo giovane, ma per l'Europa è un vecchio di 30 anni (ride, ndr). Mi ha colpito molto Fabbian, soprattutto per come sta in campo. Bisogna avere coraggio di lanciare i giovani in campo, Fabbian gioca come un veterano ma è un classe 2003".
Chi ti ha colpito di più in questi due anni tra Motta, Italiano e Palladino?
"Io ho una passione per Thiago Motta, lo avevo visto quando allenava le giovanili del PSG. Proponeva gioco, voleva dare una mentalità di questo tipo. Quello che sta facendo a Bologna è sotto gli occhi di tutti, tolto Inzaghi probabilmente è il miglior allenatore che c'è in Italia. I migliori allenatori sono ex centrocampisti? Sì. Sono quelli abituati a ragionare, che hanno una visione di gioco che li porta ad essere avvantaggiati quando diventano allenatori".
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