Paolo Condò: "Bologna, il Bolero di Motta. La Champions può limitare la diaspora annunciata"

Paolo Condò sulle pagine del La Repubblica ha esaltato il Bologna di Thiago Motta: "Il gioco rossoblù come la musica di Ravel". Il giornalista ha definito quella felsinea come la storia dell'anno: "Bologna e Bolero giocano sullo stesso crescendo ipnotico, e dove l’orchestra di continuo aggiunge e toglie strumenti perché la melodia si sviluppi varia nel suo tono, ma ossessiva nel suo ritmo, così Thiago Motta, aggiungendo e togliendo di continuo giocatori al palleggio, che avanza o ripiega a seconda degli ostacoli che incontra, assembla una manovra che finisce per ossessionare gli avversari".

Ma che ne sarà del Bologna di Thiago Motta l'anno prossimo? In molti sperano che l'epilogo possa essere simile a quello di Xabi Alonso con il Bayer Leverkusen, quindi con la permanenza del tecnico.

Nel ’90 il patto fra Vialli e Mancini alla Sampdoria, respingere le sirene di mercato per vincere lo scudetto: "E siccome la proprietà Saputo ha già fatto sapere di non avere esigenze di bilancio da colmare, chi è sensibile a quell’armonia (non solo a Bologna, dove il discorso è ovvio) amerebbe rivederla in Champions".