A Montpellier la Muraglia non è cinese. Ma azzurro-Italia
Se Giuliani ha dovuto raccogliere la palla in fondo al sacco solo in due occasioni in questo cammino mondiale e solo su calcio di rigore, o il suo sviluppo come contro l’Australia, nonostante davanti si sia trovata nomi del calibro di Sam Kerr, Marta, Christiane e infine Wang Shanshan e Li Ying (parliamo del gotha del calcio femminile mondiale) il merito è della linea difensiva a quattro e dell’applicazione difensiva di tutta la squadra con anche le punte che si sacrificano (abbiamo visto in queste settimane Bonansea rincorrere le avversarie come fosse un terzino, o Girelli andare a bloccare sul nascere le azioni avversarie) e un pressing organizzato che toglie il respiro e annebbia le idee. Qualcuno si è spinto a dire che questa è la difesa migliore del Mondo. Forse un po' azzardato, ma non troppo perché il muro alzato oggi contro la Cina è ai limiti della perfezione con Giuliani, perfetta nelle uscite basse o alte che siano, impegnata seriamente solo con un tiro da fuori nel primo tempo. E numeri alla mano in poche hanno fatto meglio di noi.