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La FIGC lavora per i tifosi anche prima dell'Europeo: ieri aperture dal governo per metà maggio
Il calcio italiano lavora per riportare i tifosi allo stadio. La loro presenza (almeno il 25 per cento) è già sicura in vista dell’Europeo, ma nell’incontro di quasi un’ora tra il presidente FIGC, Gravina, e il sottosegretario allo Sport, Vezzali, si è parlato anche e soprattutto di questo. La federcalcio, scrive La Gazzetta dello Sport, ha registrato la linea dettata da Draghi, che punta a consentire riaperture con il rigido rispetto dei protocolli per garantire la sicurezza. Impossibile pensare ad aprile, anche perché siamo già a metà mese. Ma qualche spiraglio per la seconda metà di maggio c’è. Non negli stessi termini dell’Europeo: vorrebbe dire, infatti, riportare al massimo mille o duemila tifosi. Quando? Nelle ultime due giornate di Serie A, o magari nella finale di Coppa Italia (dove l’obiettivo è avere numeri più alti, magari attorno al 10 per cento). Con dei paletti precisi, relativi alle uniche tre categorie a cui il governo pensa: vaccinati, immunizzati o che negativi a un test rapido a ridosso dell’evento.
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