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La notte in cui l'Italia vedrà il Diavolo come mai l'ha visto prima
Gli aerei stanno al cielo come le navi stanno al mare. Come l'azzurro sta ai sogni di oggi. A quest'attesa infinita e dolcissima. Seduti al finestrino di un orizzonte fatto di ambizioni, ci avviciniamo a una notte dove vedremo il Diavolo, mutevole ma sempre di rosso vestito. Avrà le sembianze di un centravanti che è ha avuto il tempo sufficiente per diventare un fiore, annaffiato dalla rabbia atletica, tecnica, tattica, di Antonio Conte. Lukaku è il girasole del Belgio, va dove ti porta il gol. L'Italia spera d'essere il tramonto delle sue brame, di fargli terminare questa giornata col capo chino in cerca di un nuovo sole. Il Diavolo avrà le sembienze di un ragazzo che sembra un ragazzino, pezzo di stella e di costellazione che è nel sangue di pochissimi. Su Kevin de Bruyne, Roberto Martinez ha fatto l'italiano, nascondendo le vere intenzioni e l'inevitabile. Giocherà, perché sa che è il suo dieci più forte del mondo il ponte giusto per arrivare al di là del fiume. Il rosso demonio di rosso vestito avrà i rossi capelli di De Bruyne ma pure gli occhi da orientale di Thomas Vermaelen. Uno che ha scelto il Giappone, che ha preferito il bagaglio della vita a una carriera europea fatta ancora di successi e di ben altri palcoscenici. Sarà Tody Alderweireld, ciclista per vocazione e per passione. Il Belgio è terra di puncher, uomini da pietre e vibrazioni, di scatti rapidi, di salite corte e col cuore a mille, ma pure di velocisti e di figli del vento. Saliremo sui pedali, per rendergli più irta la salita, e ineluttabile la sconfitta quando sarà tempo della Fiamma Rossa dell'ultimo chilometro. Il Belgio è Youri Tielemans, predestinato da una giovane vita, un'imberbe carriera di montagne russe, spremuta d'aspettative, di delusioni e ora di nuove celebrazioni meritate. Il Diavolo che alzerà il forcone e i guantoni avrà lo sguardo all'orizzonte di Thibaut Courtois, ultimo genito di una tradizione di portieri che ha partorito negli anni Preud'homme e Pfaff prima ancora. E poi Thorgan Hazard, fratello di, figlio di sportivi, nome da fumetto, ma uomo del destino con la Croazia. E poi Eden, che ha un nome da giardino dei sogni, quelli che l'Italia vuole spezzare, con lo sguardo ben fissato verso l'Inghilterra. E allora chiudi gli occhi e vai a Wembley, Italia.
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