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TOP 100 TMW - Lozano e Romagnoli, un lusso avere "riserve" così. Posizioni dalla 70 alla 66
Oggi presentiamo la Top 100 TMW, stilata in base alle medie voto assegnate ai calciatori dalle pagelle di tuttomercatoweb.com, fra coloro che abbiano preso voto in almeno 6 partite.
Di seguito le posizioni dalla 70 alla 66:
70 - BETO BETUNCAL (Udinese)
Volto noto a pochi prima del suo arrivo all'Udinese. Il portoghese aveva fatto vedere buone cose con la Portimonense ma la Serie A è altra cosa. Il tempo di rodare il primo mese ed ecco che i primi frutti iniziano ad essere raccolti: da ottobre e oggi sono 4 le reti in sei partite, 3 di esse decisive per due pareggi e una vittoria. Se il buongiorno si vede dal mattino questo è un bel colpo.
69 - MARKO PJACA (Torino)
Accolto con scetticismo e non poteva essere altrimenti, viste le medie degli scorsi anni (5.54 con la Fiorentina, 5.69 col Genoa) eppure Juric sta tirando fuori il talento del suo connazionale. Non è titolare, ma risponde presente anche quando ha poco tempo a disposizione, entrando e segnando contro Sassuolo (gol vittoria) e Lazio. Peccato per i soliti problemi fisici, gli ultimi dei quali lo hanno tenuto fuori per sei partite.
68 - HIRVING LOZANO (Napoli)
Titolare aggiunto della corazzata di Spalletti, ma sempre schierato, il messicano dopo un inizio a rilento è esploso tra fine settembre e ottobre: in gol contro Udinese e Fiorentina e doppio assist contro la Sampdoria. In pochi possono permettersi di tenere in panchina un giocatore così.
67 - ALESSIO ROMAGNOLI (Milan)
Con l'arrivo di Tomori e soprattutto le sue prestazioni è stato chiaro sin dall'inizio di questa stagione che il capitano del Milan parte dietro all'inglese e a Kjaer. La stagione però è lunga e piena di insidie e quando infatti il danese si è fatto male ecco Romagnoli tornare alla carica, tirato a lucido, con prestazioni che raramente nella passata stagione si erano viste. Pur di non sacrificarlo lo stesso Pioli ha ammesso di stare pensando di passare ogni tanto alla difesa a tre. Per ora è un'alternativa di lusso.
66 - FELIPE ANDERSON (Lazio)
Il ritorno del figliol prodigo, Lotito l'ha definito persino "un secondo figlio" che non avrebbe voluto cedere. Alti e bassi al West Ham, stagione da dimenticare al Porto, il brasiliano è tornato più motivato che mai. Sarri ne sta esaltando le sue qualità, lui sa di poter diventare un giocatore devastante nello scacchiere del "Comandante". A Roma ha messo la firma sul derby e anche contro l'Inter ha fatto male. Qualche passaggio a vuoto, come la squadra del resto, ma l'impatto è decisamente positivo.
Di seguito le posizioni dalla 70 alla 66:
70 - BETO BETUNCAL (Udinese)
Volto noto a pochi prima del suo arrivo all'Udinese. Il portoghese aveva fatto vedere buone cose con la Portimonense ma la Serie A è altra cosa. Il tempo di rodare il primo mese ed ecco che i primi frutti iniziano ad essere raccolti: da ottobre e oggi sono 4 le reti in sei partite, 3 di esse decisive per due pareggi e una vittoria. Se il buongiorno si vede dal mattino questo è un bel colpo.
69 - MARKO PJACA (Torino)
Accolto con scetticismo e non poteva essere altrimenti, viste le medie degli scorsi anni (5.54 con la Fiorentina, 5.69 col Genoa) eppure Juric sta tirando fuori il talento del suo connazionale. Non è titolare, ma risponde presente anche quando ha poco tempo a disposizione, entrando e segnando contro Sassuolo (gol vittoria) e Lazio. Peccato per i soliti problemi fisici, gli ultimi dei quali lo hanno tenuto fuori per sei partite.
68 - HIRVING LOZANO (Napoli)
Titolare aggiunto della corazzata di Spalletti, ma sempre schierato, il messicano dopo un inizio a rilento è esploso tra fine settembre e ottobre: in gol contro Udinese e Fiorentina e doppio assist contro la Sampdoria. In pochi possono permettersi di tenere in panchina un giocatore così.
67 - ALESSIO ROMAGNOLI (Milan)
Con l'arrivo di Tomori e soprattutto le sue prestazioni è stato chiaro sin dall'inizio di questa stagione che il capitano del Milan parte dietro all'inglese e a Kjaer. La stagione però è lunga e piena di insidie e quando infatti il danese si è fatto male ecco Romagnoli tornare alla carica, tirato a lucido, con prestazioni che raramente nella passata stagione si erano viste. Pur di non sacrificarlo lo stesso Pioli ha ammesso di stare pensando di passare ogni tanto alla difesa a tre. Per ora è un'alternativa di lusso.
66 - FELIPE ANDERSON (Lazio)
Il ritorno del figliol prodigo, Lotito l'ha definito persino "un secondo figlio" che non avrebbe voluto cedere. Alti e bassi al West Ham, stagione da dimenticare al Porto, il brasiliano è tornato più motivato che mai. Sarri ne sta esaltando le sue qualità, lui sa di poter diventare un giocatore devastante nello scacchiere del "Comandante". A Roma ha messo la firma sul derby e anche contro l'Inter ha fatto male. Qualche passaggio a vuoto, come la squadra del resto, ma l'impatto è decisamente positivo.
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