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Fabio Grosso, da Palermo al tetto del Mondo
Nascita: 28 novembre 1977 (età 45 anni), Roma
Oggi, 28 novembre, festeggia i suoi 45 anni Fabio Grosso. Il calciatore romano, dopo essere esploso al Palermo, è stato uno dei grandi protagonisti del campionato del mondo disputato in Germania nel 2006. In occasione del suo 45° compleanno, andiamo a ripercorrere le tappe principali della sua carriera e i suoi successi: dagli esordi al tetto del mondo fino alla nuova vita sportiva da allenatore.
Gli inizi della carriera di Fabio Grosso
La carriera di Fabio Grosso inizia nelle giovanili del Renato Curi, club della provincia di Pescara. Nel 1994 fa l’esordio in prima squadra dove giocherà per i successivi quattro anni al termine dei quali passerà al Chieti. E dopo tre stagioni in neroverde passerà al Perugia nel 2001. La svolta nella carriera di Grosso arriva nel 2004 quando a bussare alla porta del terzino c’è il Palermo.
Passa poi all'Inter nel 2006/2007, l'anno dopo all'Olympique Lione ed infine alla Juventus dove giocherà dal 2009 al 2012.
Fabio Grosso già ai tempi del Palermo riesce a entrare stabilmente nel giro della Nazionale, con l’obiettivo del Mondiale del 2006 in Germania sullo sfondo.
L’epopea di Fabio Grosso ai Mondiali del 2006
Il primo a chiamare in azzurro Grosso, in realtà, è già Giovanni Trapattoni nel 2003 per un’amichevole contro la Svizzera. Ma sarà il successivo Commissario tecnico, Marcello Lippi, a portarlo in pianta stabile in Nazionale e a garantirgli un posto da titolare per il Mondiale in Germania. Grosso ripagherà la fiducia concessagli segnando il gol stappa partita nella semifinale contro i padroni di casa e realizzando il rigore decisivo contro la Francia in finale. Fabio Grosso, dopo il gol alla Germania, replicherà con la sua esultanza, senza esserne consapevole, l’iconico urlo di Marco Tardelli ai Mondiali dell’82 in Spagna, esibito sempre contro la Germania, ma in quella occasione in finale.
Fabio Grosso oggi: la carriera da allenatore
Dopo l’impresa azzurra, si concretizza il passaggio di Fabio Grosso all’Inter. A Milano sponda nerazzurra, l’ex Palermo trascorre solo una stagione, peraltro con più ombre che luci, prima di trasferirsi in Francia, al Lione. Tornerà in Italia nel 2009 per giocare con la Juventus dove, tre anni più tardi, si congederà dal calcio giocato.
Fabio Grosso, proprio con la Juve, inizia poi il suo nuovo percorso in panchina. Guiderà infatti la Primavera bianconera dal 2014 al 2017 dopo un anno da vice. Dopodiché girerà da nord a sud lo Stivale per allenare Bari, Verona e Brescia. Grosso vanta anche un’esperienza in Svizzera, nella scorsa stagione, alla guida del Sion, dove poi è stato esonerato a marzo di quest’anno con la squadra penultima in classifica.
lo scorso anno è ripartito da Frosinone, con l’ambizione di ritrovare la Serie A e tornare a urlare la sua gioia al vento, come nella notte storica di Dortmund contro la Germania nel 2006.
Gli inizi della carriera di Fabio Grosso
La carriera di Fabio Grosso inizia nelle giovanili del Renato Curi, club della provincia di Pescara. Nel 1994 fa l’esordio in prima squadra dove giocherà per i successivi quattro anni al termine dei quali passerà al Chieti. E dopo tre stagioni in neroverde passerà al Perugia nel 2001. La svolta nella carriera di Grosso arriva nel 2004 quando a bussare alla porta del terzino c’è il Palermo.
Passa poi all'Inter nel 2006/2007, l'anno dopo all'Olympique Lione ed infine alla Juventus dove giocherà dal 2009 al 2012.
Fabio Grosso già ai tempi del Palermo riesce a entrare stabilmente nel giro della Nazionale, con l’obiettivo del Mondiale del 2006 in Germania sullo sfondo.
L’epopea di Fabio Grosso ai Mondiali del 2006
Il primo a chiamare in azzurro Grosso, in realtà, è già Giovanni Trapattoni nel 2003 per un’amichevole contro la Svizzera. Ma sarà il successivo Commissario tecnico, Marcello Lippi, a portarlo in pianta stabile in Nazionale e a garantirgli un posto da titolare per il Mondiale in Germania. Grosso ripagherà la fiducia concessagli segnando il gol stappa partita nella semifinale contro i padroni di casa e realizzando il rigore decisivo contro la Francia in finale. Fabio Grosso, dopo il gol alla Germania, replicherà con la sua esultanza, senza esserne consapevole, l’iconico urlo di Marco Tardelli ai Mondiali dell’82 in Spagna, esibito sempre contro la Germania, ma in quella occasione in finale.
Fabio Grosso oggi: la carriera da allenatore
Dopo l’impresa azzurra, si concretizza il passaggio di Fabio Grosso all’Inter. A Milano sponda nerazzurra, l’ex Palermo trascorre solo una stagione, peraltro con più ombre che luci, prima di trasferirsi in Francia, al Lione. Tornerà in Italia nel 2009 per giocare con la Juventus dove, tre anni più tardi, si congederà dal calcio giocato.
Fabio Grosso, proprio con la Juve, inizia poi il suo nuovo percorso in panchina. Guiderà infatti la Primavera bianconera dal 2014 al 2017 dopo un anno da vice. Dopodiché girerà da nord a sud lo Stivale per allenare Bari, Verona e Brescia. Grosso vanta anche un’esperienza in Svizzera, nella scorsa stagione, alla guida del Sion, dove poi è stato esonerato a marzo di quest’anno con la squadra penultima in classifica.
lo scorso anno è ripartito da Frosinone, con l’ambizione di ritrovare la Serie A e tornare a urlare la sua gioia al vento, come nella notte storica di Dortmund contro la Germania nel 2006.
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