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Un'Atalanta stellare spazza via l'Udinese e i fantasmi di Manchester: 7-1TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 27 ottobre 2019, 16:55Serie A
di Giacomo Iacobellis

Un'Atalanta stellare spazza via l'Udinese e i fantasmi di Manchester: 7-1

Atalanta-Udinese 7-1 (12' Okaka, 21' e 43' Ilicic, 35' rig., 48' e 74' rig. Muriel, 51' Pasalic, 82' Traorè)

L'Atalanta travolge l'Udinese. Sette reti segnate, massimo spettacolo e una vittoria che scaccia immediatamente via i fantasmi di Manchester. A stendere la formazione di Tudor, che era addirittura riuscita a portarsi in vantaggio a inizio primo tempo, sono state una tripletta di Muriel, una doppietta di Ilicic, il primo gol in Serie A (all'esordio) del giovanissimo Amad Traorè e una rete di Pasalic. Il miglior attacco del campionato, il terzo posto in classifica e l'ennesima certezza che la Dea in questa stagione può divertirsi ancora moltissimo. Cosa chiedere di più?

Pronti-via, Udinese avanti - Parte meglio l'Atalanta, che diventa padrona del campo e costruisce buone trame di gioco fin dai primi minuti. La prima occasione da rete non tarda così ad arrivare, ma al 7' Muriel non riesce a trasformare sotto porta un cross basso di Hateboer dalla destra. Gol sbagliato, gol subito, perché appena quattro minuti più tardi Stefano Okaka sblocca il risultato sfruttando con massima freddezza un erroraccio di Kjaer davanti alla propria aerea. "Assist" decisivo del difensore danese, che permette all'attaccante avversario di puntare Gollini e batterlo incontrastato per l'1-0.

Reazione immediata - Il gol subito, come già accaduto spesso quest'anno, non spaventa però l'Atalanta, che si rimette in campo con ordine e si lancia subito in avanti alla ricerca del pari. Capitan Gomez chiama Musso a una grande parata con un tiro dal limite dell'area al 16', poi ci pensa Josip Ilicic a firmare l'1-1: palla in profondità di De Roon per lo sloveno, spietato dinanzi alla porta. Decisivo, in questa circostanza, il lavoro del VAR, che ha consentito al signor Maresca di correggere la sua decisione dopo aver precedentemente annullato la rete per fuorigioco.


Ilicic one man show - L'Udinese risponde con un tiro di Lasagna ben parato da Gollini, poi ecco l'episodio che può decidere il corso dell'intero incontro: Opoku stende il solito Ilicic davanti a Musso, seconda ammonizione per il difensore bianconero e penalty che Muriel trasforma senza alcuna difficoltà al 35'. La compagine di Tudor va sotto, resta in dieci e sbanda comprensibilmente, con l'Atalanta che ha pure la possibile palla del 3-1. Al 37' Maresca vede infatti un tocco di mano in area di Becao su un cross del 'Papu', decretando un secondo calcio di rigore per i padroni di casa. Anche in questo caso, però, tocca al VAR cambiare la decisione del direttore di gara, che torna sui suoi passi e fa riprendere il gioco. Poco male, comunque, perché il 3-1 della Dea si concretizza al 42': azione insistita dei nerazzurri nell'area dei friulani, che non riescono a spazzare via il pallone e devono dunque arrendersi alla conclusione risolutrice di un Ilicic straripante. È questa l'ultima emozione di un primo tempo intenso, avvincente, frizzante dal 1' al 45'.

Goleada nerazzurra - Il copione di Atalanta-Udinese non cambia, inizia la ripresa e Muriel firma subito il 4-1. Assist perfetto di Gomez dalla sinistra dopo un'invenzione di Ilicic in profondità e destro del colombiano che non lascia scampo a Musso al 48'. Non c'è più partita al Gewiss Stadium di Bergamo. Stavolta ad andare a segno è Mario Pasalic, che calcia con il destro aprendo il piattone e beffando ancora una volta il portiere argentino su assist di Gomez. Neanche la girandola dei cambi riesce a placare la sete della formazione di Gasperini, che al 75' cala addirittura il 6-1 grazie a un altro calcio di rigore, conquistato e di nuovo trasformato da Muriel, che si porta il pallone a casa grazie a una tripletta e affianca Ilicic nel ruolo di man of the match dell'incontro. La ciliegina sulla torta? Il primo gol in Serie A, nonché all'esordio, del talento classe 2002 Amad Diallo Traoré, che all'82' contribuisce a spazzare via la (ex) miglior difesa del campionato. L'Atalanta c'è, è terza in classifica con 20 punti (-2 dall'Inter e -3 dalla capolista Juventus) e corre più forte che mai. Udinese colpevolmente remissiva ma condannata oltremisura dal fallaccio di Opoku, ora tredicesima con 10 lunghezze.

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